La Nuova Sardegna

Sassari

In corteo da Fiume Santo a Sassari per dire no ai tagli annunciati da E.On

In corteo da Fiume Santo a Sassari per dire no ai tagli annunciati da E.On

I lavoratori, a bordo di un centinaio d’auto, hanno percorso la Carlo Felice fino alla sede di Equitalia per protestare contro la decisione della multinazionale tedesca di tagliare 70 posti di lavoro

21 marzo 2014
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SASSARI. Un lungo serpentone ha percorso la Carlo Felice da Sassari a Porto Torres e poi fino a Fiume Santo per protestare contro la decisione di E.On di procedere alla messa in mobilità di 70 lavoratori. Un corteo rumoroso che si è formato a Piandanna, davanti alla sede di Equitalia, e che si è snodato a passo d'uomo in direzione di Porto Torres. Una manifestazione "non autorizzata" che in un primo momento ha colto di sorpresa le forze dell'ordine che però, in pochi minuti, sono riusciti ad allestire la scorta necessaria per garantire la regolarità del traffico sulla "131". Unico momento di difficoltà, quando il corteo composto da oltre un centinaio di automobili, è arrivato a Ottava: a causa del restringimento della cerreggiata e della presenza dei semafori, si è creato una coda arrivata fino al sovrappasso della grande condotta dell'acqua che taglia la superstrada, ma proprio grazie alla presenza di polizia e carabinieri non ci sono state grandi criticità per la viabilità. Traffico scorrevole anche all'interno di Porto Torres, un po' la città simbolo delle lotte operaie di questi ultimi anni, una tappa che le organizzazioni sindacali non hanno scelto a caso.

Il corteo con le bandiere di tutte le sigle sindacali (Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil e Cisal-Federenergia) ha infine raggiunto il piazzale antistante i cancelli della termocentrale, dove le organizzazioni sindacali hanno tenuto un breve comizio per ricordare i prossimi appuntamenti della vertenza e per sottolineare il successo della manifestazione che ha visto dipendenti della mulitazionale tedesca a fianco dei lavoratori delle imprese dell'indotto, il settore che finora h pagato il prezzo più alto alle scelte indistriali di E.On.

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