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Coldiretti: «Difenderemo l’agricoltura a Cossoine»

COSSOINE. «Siamo stanchi di vedere la nostra isola oggetto di interventi speculativi che consumano e rovinano il suolo agricolo». I vertici della Coldiretti di Sassari si schierano a fianco dei...

07 aprile 2014
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COSSOINE. «Siamo stanchi di vedere la nostra isola oggetto di interventi speculativi che consumano e rovinano il suolo agricolo». I vertici della Coldiretti di Sassari si schierano a fianco dei comuni e del “Comitato per il no al termodinamico a Cossoine e Giave”.

Nel corso di un incontro con il comitato, Battista Cualbu e Giuseppe Casu, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti, hanno ribadito la necessità di tutelare e rispettare la vocazione agricola dei migliori suoli pianeggianti presi di mira dai progetti. «L’intervento – ha affermato Cualbu – sottrarrebbe 160 ettari di terreno fertile alle nostre risorse più preziose. Da tempo affermiamo che la Sardegna ha bisogno di un piano per il futuro, incentrato sull’agroalimentare di qualità, che esalti le potenzialità dei territori. È naturale la nostra contrarietà ad un progetto che, in un’area di pregio sotto il profilo agricolo, vuole innestare un intervento che nulla ha a che fare con l’agricoltura, e che con la stessa non è compatibile». Giuseppe Casu ha proiettato il suo intervento sul piano politico più generale. «È arrivato il momento delle scelte – ha detto –. La politica regionale deve dire con chiarezza che idee ha per il futuro della Sardegna, e dare netti indirizzi programmatici che collochino il tema delle energie rinnovabili in logica connessione con tali idee. L’isola ha bisogno di un Piano di sviluppo e di un Piano energetico ad esso coerente». «Su Giave e Cossoine hanno concluso i dirigenti di Coldiretti - faremo quello che abbiamo fatto ad Arborea per il Progetto Eleonora e a Decimoputzu, per l’impianto di Flumini Mannu: renderemo disponibili le nostre competenze tecniche e, se queste non saranno sufficienti, faremo sentire la nostra presenza con le imprese agricole del territorio e con le popolazioni locali perché non tollereremo più ulteriori scippi fatti alla Sardegna». Lello Spanu, a nome del Comitato per il no al termodinamico, ha espresso grande soddisfazione per la presa di posizione della Coldiretti. Tra il Comitato e l’associazione sono in corso accordi per un uso dei terreni agricoli coerente con la loro vera vocazione.

Mario Bonu

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