La Nuova Sardegna

Sassari

Il tribunale del Riesame dissequestra 140 Grammi

di Nadia Cossu
Il tribunale del Riesame dissequestra 140 Grammi

Dopo due settimane riapre la spaghetteria di fronte al palazzetto dello sport chiusa per il troppo rumore

08 aprile 2014
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SASSARI. La spaghetteria “140 Grammi” di piazzale Segni riaprirà le porte ai suoi clienti. Ieri mattina la discussione dell’avvocato Maria Claudia Pinna davanti al tribunale del Riesame è durata a lungo e alla fine il giudice ha accolto la richiesta del legale disponendo il dissequestro dell’immobile con un solo obbligo per i titolari dell’attività: non accendere la tv.

Il provvedimento di sequestro preventivo era stato adottato circa due settimane fa dagli agenti della sezione di polizia amministrativa e sociale della questura che avevano eseguito l’ordinanza emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Sassari su richiesta del pubblico ministero Paolo Piras. Una misura decisa in seguito agli esposti presentati da alcuni condomini del palazzo dove si trova la spaghetteria. Le proteste riguardavano, in particolare, «l’emissione di rumori e di musica ad alto volume determinata dalla presenza di numerosi avventori, in particolar modo nei fine settimana, fino alla tarda notte». Tra le contestazioni, anche le proteste per «i rumori emessi dagli impianti di climatizzazione e impianti frigo, nonché di fumi e vapori provenienti dalle cucine».

I titolari della società che gestisce l’avviato ristorante di fronte al Palazzetto dello sport, frequentato da numerosi clienti, avevano da subito assicurato di poter dimostrare la regolarità dell’attività svolta nel rispetto delle norme in materia e avevano sottolineato che il locale non è dotato di impianti per intrattenimento musicale ma solo di schermi per seguire gli avvenimenti sportivi. «La verità – ha spiegato l’avvocato Pinna – è che quel provvedimento è stato emesso senza che fosse stato in precedenza eseguito nemmeno un accertamento fonometrico ma soltanto sulla base delle sommarie informazioni ricevute da sette condomini su 69 che abitano nel palazzo».

Il legale, al quale da un po’ di tempo i proprietari del locale si erano rivolti, aveva richiesto una perizia fonometrica di parte che è stata fatta il giorno di martedì grasso e dalla quale è emerso che la spaghetteria è a norma. La perizia è stata prodotta in sede di discussione al Riesame. Il 21 febbraio, su delega del pubblico ministero, c’era già stato un sopralluogo tecnico: «Il locale quella sera era pieno – ha aggiunto l’avvocato – la tv spenta e non hanno rilevato nulla».

Al di là dei risvolti amministrativi la vera battaglia vinta è quella per i posti di lavoro: 18 dipendenti dal giorno della chiusura erano stati collocati in “ferie forzate” e stavano per essere licenziati. Ora invece il locale riaprirà e potranno quindi ricominciare a lavorare.

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