La Nuova Sardegna

Sassari

«Per riportare i croceristi occorre l’impegno di tutti»

di Gavino Masia
«Per riportare i croceristi occorre l’impegno di tutti»

L’Autorità portuale ha approvato la proposta di creare un “tavolo” ad hoc L’organismo dovrà coinvolgere istituzioni pubbliche e associazioni di categoria

20 aprile 2014
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PORTO TORRES. Nell’ultima riunione del Comitato portuale è stata approvata all’unanimità la proposta di creare un tavolo delle crociere per il nord ovest Sardegna al quale far sedere, oltre al Comune di Porto Torres, Port Authority, Camera di commercio di Sassari, Parco nazionale Asinara, Soprintendenza ai Beni culturali, Provincia di Sassari e Sardegna Promozione. Il tavolo si dovrà subito convocare a Porto Torres, con l’inserimento di Confindustria e degli agenti marittimi, ma con l’allargamento a tutti gli attori istituzionali. Il suggerimento che ha convinto tutti è arrivato dal presidente della commissione Portualità Massimo Piras, presente a Olbia su delega del sindaco, con l’obiettivo principale di mettere a sistema tutti i soggetti che possano aggiungere tasselli per la creazione di pacchetti escursionistici che ancora oggi sembrano mancare. «L’Ente Parco dovrà dire come e con che mezzo veloce far arrivare i croceristi sull’Asinara – dice Piras –, come le cooperative che ci lavorano all’interno possono portarli a fare un giro con le jeep, oppure trasportarli con un catamarano a fare un bagno a largo della costa, o ancora fare una immersione con il centro diving per vedere le anfore romane. La Camera di commercio – aggiunge – dovrà dire invece come può organizzare, in contemporanea con gli scali, delle manifestazioni enogastronomiche e quanto denaro può investire nel materiale pubblicitario per promuovere i tour». I Beni culturali, secondo la proposta, dovranno far sapere come rendere fruibili le terme di Re Barbaro, le domus de janas e l’altare di Monte d’Accoddi, facendo in modo che si svolgano delle rievocazioni storiche o si offrano pranzi dell’epoca romana. La Provincia, come ente intermedio, dovrà coordinare la presenza di tutti i Comuni interessati a investire per creare l’offerta turistica. «Dalla funzionalità di questo tavolo la comunità potrebbe guadagnare l’inserimento dei nostri siti all’interno dei pacchetti vacanza – sostiene il presidente della commissione Portualità –, quindi il lavoro per le guide turistiche autorizzate inserite all’interno delle cooperative e la classica percentuale dei croceristi che invece di spendere denaro per le escursioni vogliano fare due passi per un centro reso gradevole dalla presenza di un’isola pedonale e di negozi all’altezza di offrire un’offerta commerciale quantomeno simile a quella di Olbia». Durante la riunione è stato sottolineato che l’unico motivo che induce le compagnie croceristiche nello scalare un porto è il margine di guadagno che le stesse ottengono dalla vendita a bordo dei tour organizzati, oltre a ricordare il momento di crisi profonda che sta attraversando lo scalo turritano sia nel comparto industriale sia in quello commerciale.

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