La Nuova Sardegna

Sassari

Come difendersi dal marito scialacquatore

Come difendersi dal marito scialacquatore

Lui è un giocatore incallito, la moglie si preoccupa per il futuro. Il notaio consiglia la nomina di un esecutore testamentario

23 aprile 2014
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Mio marito è uno scialacquatore, perché gioca tutto alle slot machine. Gli voglio bene, ma questa è la verità. Abbiamo tre figli ancora piccoli. Io sono una libera professionista e sono ancora giovane, lui invece non lavora. Ho un’assicurazione sulla vita che lascerebbe economicamente tranquilla la mia famiglia, ma c'è un ma. Se questa somma capitasse nelle mani di mio marito, sono certa che la dissiperebbe in poco tempo. Posso nominargli oggi un amministratore di sostegno oppure destinare, per l’amministrazione di questo patrimonio dopo la mia eventuale dipartita, un estraneo?

Gentile signora, credo che la soluzione al suo problema potrebbe essere la nomina di un esecutore testamentario.

L’esecutore testamentario è la persona di fiducia del testatore, ovvero colui al quale viene dato l’incarico di curare che siano esattamente seguite le ultime volontà scritte nel testamento.

I motivi che possono indurre il testatore alla nomina di un esecutore sono svariati, ma in ogni caso hanno natura privatistica e perciò l’esecutore testamentario non è titolare di un pubblico ufficio. Anzi, quello che ricopre è un ufficio del tutto privato, svolto in nome proprio senza alcun rapporto di rappresentanza, in attuazione di interessi interni alla successione in caso di morte.

I compiti dell’esecutore testamentario possono dividersi in due gruppi: il primo attiene all’amministrazione della massa ereditaria, il secondo alla gestione ed all’esatto adempimento delle disposizioni. Così, l’esecutore prende possesso dei beni ereditari, fa apporre i sigilli ai beni stessi qualora siano chiamati soggetti che possono accettare solo con beneficio d’inventario, presenta la denuncia di successione, paga i debiti ereditari, rappresenta in giudizio l’eredità, rende il conto della sua gestione.

Gli atti dell’esecutore non possono pregiudicare il diritto dei chiamati alla successione di accettare o rifiutare e la sua opera di gestione va compiuta con la diligenza del buon padre di famiglia (questa responsabilità non può essere esclusa dal testatore). L’atto negligente che causa danno ad eredi o legatari impone di risarcirli.

Questo soggetto da nominare in un testamento provvederà ad assicurare una oculata amministrazione dei beni spettanti ai suoi figli.

Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania

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