25 Aprile, cerimonia per non dimenticare
PORTO TORRES. Autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma e cittadini erano presenti ieri mattina nel piazzale di Balai per ricordare i 69 anni dalla liberazione dell’Italia...
PORTO TORRES. Autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma e cittadini erano presenti ieri mattina nel piazzale di Balai per ricordare i 69 anni dalla liberazione dell’Italia dal regime fascista. L’alzabandiera di marinai dell’Anmi ha dato inizio alla cerimonia, con le autorità schierate di fronte al monumento dedicato ai caduti della Corazzata Roma, quindi il sindaco Beniamino Scarpa ha deposto una corona di alloro davanti all’ancora che ricorda tutti coloro che nel golfo dell’Asinara difesero la patria per sconfiggere il regime nazifascista. «Oggi per noi è un dovere – ha detto – ma soprattutto un onore, ricordare le donne e gli uomini che hanno visto la guerra piombare violentemente dal cielo e arrivare nella case, nelle strade, nei luoghi di lavoro, come è accaduto anche a cinque nostri concittadini (quattro di loro erano donne) durante i bombardamenti del 1943 e all’equipaggio del motopeschereccio Onda inghiottito per sempre dal mare dopo l’attacco di un sottomarino». Ma il golfo dell’Asinara è stato teatro di ulteriore episodio che contribuisce a rendere ancora più grande la tragedia della seconda guerra mondiale: «Lo spazio in cui ci troviamo ospita il monumento della nave ammiraglia della flotta della Marina militare – ha aggiunto Scarpa –, ancora oggi la tomba di 1352 persone morte sotto le bombe dell’aviazione nemica. Mai più il fascismo, mai più guerre, invocava l’Italia libera subito dopo il 25 aprile». (g.m.)