La Nuova Sardegna

Sassari

Sabato la città “porta” i Martiri a Balai

Sabato la città “porta” i Martiri a Balai

PORTO TORRES. La città si prepara al celebrare le festa religiosa più importante dell’anno, quella dedicata ai santi Gavino, Proto e Gianuario. E si inizia con l’appuntamento più sentito, la...

29 aprile 2014
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PORTO TORRES. La città si prepara al celebrare le festa religiosa più importante dell’anno, quella dedicata ai santi Gavino, Proto e Gianuario. E si inizia con l’appuntamento più sentito, la processione con la quale i simulacri dei santi vengono accompagnati (portati, come dicono i fedeli) a Balai Vicino, tempietto paleocristiano che secondo la tradizione fu il primo sepolcro dei santi Gavino, Proto e Gianuario, decapitati nei pressi della chiesetta di Balai Lontano. E questa processione, sabato, è quella più sentita dai portotorresi, quasi più “intima” anche se la partecipazione dei fedeli è massiccia. Da domenica mattina, quindi, la chiesetta di Balai Vicino sarà meta di un continuo pellegrinaggio da parte dei fedeli portotorresi e non. Il culto di San Gavino è infatti il più antico della Sardegna, risalente all’inizio del IV secolo, pochi anni dopo il martirio patito dai tre santi sotto l’imperatore Diocleziano. E per secoli Gavino, Proto e Gianuario sono stati considerati i santi protettori dell’isola al punto che la devozione nei loro confronti ha varcato il Tirreno, con chiese e parrocchie erette in Toscana, Campania e Corsica.

I simulacri dei Protoamartiri resteranno nella chiesetta di Balai fino alla domenica di Pentecoste, che quest’anno cade l’8 giugno. Una festa che ogni anno richiama migliaia di fedeli provenienti da tutta la Sardegna, una devozione sottolineata anche dall’arcivescovo di Sassari padre Paolo Atzei che nel suo primo intervento pubblico invocò la protezione dei Martiri Turritani sull’intera arcidiocesi.

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