La Nuova Sardegna

Sassari

«Asi, altro fallimento della maggioranza»

«Asi, altro fallimento della maggioranza»

Il Pd replica alle accuse: «Rivendicata la presidenza del Consorzio senza mai indicare un nome»

27 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Non si è fatta attendere la risposta della sezione cittadina e del gruppo consiliare del Partito democratico ai capigruppo di maggioranza che accusavano il Pd di non aver perorato l’elezione di un candidato portotorrese alla guida del Consorzio industriale provinciale. «A distanza di meno di un anno dalle prossime elezioni comunali è naturale aspettarsi dichiarazioni populiste che hanno a che fare più con le logiche del fango che con il reale interesse per la comunità – dicono consiglieri e componenti del circolo di via Azuni –, ed è interessante notare come esponenti della maggioranza appartenenti a partiti come Forza Italia e Psd’Az lancino accuse contro il Pd per la mancata nomina di un portotorrese, pur senza indicarne uno, come presidente del Cip». Il direttivo Pd precisa di non condividere - nel merito e nel metodo - la nomina di Taula alla presidenza dell’Asi: «Sarebbe bello se i consiglieri Ivan Cermelli e Pietro Madeddu - che un anno fa salvarono l’attuale amministrazione passando in maggioranza per il “bene della città” e, per lo stesso motivo, accettarono la presidenze della commissione Ambiente, la presidenza del consiglio e qualche assessorato - ci spiegassero in che modo loro e i rispettivi partiti seguono le logiche di appartenenza territoriale e competenza per le nomine politiche». Il Pd chiede per esempio a Ivan Cermelli, rappresentante di Forza Italia, «quali sono state invece le logiche seguite dal ministro Maurizio Lupi, ai tempi suo collega di partito, che ignorando Porto Torres rinominava e in maniera illegittima un olbiese con la terza media alla presidenza dell’Autorità portuale. Che dire poi del consigliere Pietro Madeddu, portotorrese con la qualifica di “meccanico navale”, che da anni è presidente della Chilivani Ambiente grazie a una nomina che ignora totalmente i famosi criteri di competenza e di appartenenza territoriale che oggi invece reclama a gran voce». Una dura presa di posizione quella del Pd, in risposta alla nota al vetriolo dei capigruppo della maggioranza consiliare, che richiama anche un ipotetico conflitto di interessi nello svolgimento di determinati ruoli. «Il riferimento va al presidente della commissione Ambiente Pietro Madeddu – precisa la sezione Pd – la cui posizione è palesemente in conflitto di interesse con il suo ruolo di presidente della Chilivani Ambiente Spa: per comprendere meglio l’entità di tale conflitto basta domandarsi chi si avvantaggia nella situazione in cui la Chilivani Ambiente amplia la propria discarica a Ozieri, mentre lo stesso Pietro Madeddu, da presidente della commissione ambiente, si esprime contro l’ampliamento della discarica del Consorzio industriale di cui Porto Torres fa parte». Una diatriba politica con scambi di accuse che investono entrambi gli schieramenti politici, a meno di un anno dalle elezioni comunali.

Resta il fatto che è fallita ancora una volta la possibilità per la città di mandare un portotorrese alla guida del Cip. (g.m.)

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative