Tubercolosi, volo speciale dell'Aeronautica militare per trasportare un malato dalla Sardegna in Lombardia
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Un velivolo dell'Aeronautica militare impegnato nel trasporto di un pazienteIl C130 è atterrato ad Alghero con a bordo la barella ad alto bio-contenimento, poi il decollo verso l'ospedale di Tisiologia di Sondalo
17 giugno 2015
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SASSARI. È stata mobilitata l'Aeronautica militare per il trasferimento, in condizioni di alto bio-contenimento, dalla Sardegna alla Lombardia, di un paziente affetto da tubercolosi multifarmaco resistente. Un velivolo C-130 della 46/a Brigata Aerea di Pisa si è staccato dall'aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma), dove ha prelevato una speciale barella aviotrasportabile «Ati» (Aircraft transport isolator) e il personale medico della Forza Armata specializzato nella gestione e nel trasporto di malati altamente infettivi.
Il velivolo è ripartito immediatamente alla volta del distaccamento aeroportuale di Alghero, dove il paziente sarà imbarcato. Il paziente proseguirà, poi, per la destinazione finale, l'ospedale di Tisiologia di Sondalo, in provincia di Sondrio.
La capacità di effettuare trasporti di malati altamente infettivi attraverso l'utilizzo di speciali barelle isolate è una peculiarità dell'Aeronautica militare, che lo scorso novembre ha riportato in Italia, dalla Sierra Leone, il medico di Emergency malato d'ebola. L'Aeronautica ha sviluppato la capacità di evacuazione aeromedica in bio-contenimento fin dal 2005, in stretto coordinamento con il ministero della Salute e con il Dipartimento della Protezione civile: questa capacità si basa sull'utilizzo di speciali barelle aviotrasportabili e di più piccoli sistemi terrestri indispensabili al momento del trasbordo del paziente dall'aereo all'ambulanza. Il trasporto aereo in bio-contenimento su lunga tratta viene attualmente svolto su velivoli C-130J, C-27J e KC-767.
