La Nuova Sardegna

Sassari

A Sorso la promessa d’amore in nome della fede bahai

A Sorso la promessa d’amore in nome della fede bahai

SORSO. Hanno promesso fedeltà a Dio per saldare il loro matrimonio in una “fortezza di benessere”. Salvatore Arru, originario di Sorso, e Celeste Ruye Cornell, americana del Michigan, sabato scorso...

28 agosto 2015
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SORSO. Hanno promesso fedeltà a Dio per saldare il loro matrimonio in una “fortezza di benessere”. Salvatore Arru, originario di Sorso, e Celeste Ruye Cornell, americana del Michigan, sabato scorso hanno sugellato la loro unione secondo il rito della religione bahai. La cerimonia si è svolta presso la lussuosa location di “Villa di l’Abbiu” con un party a bordo piscina cui hanno preso parte 120 selezionatissimi invitati. A coccolare i commensali i grandi piatti di Max Atzori, noto chef di magnati e ministri, che gestisce l’esclusiva struttura immersa nel verde della campagna sorsense. I novelli sposi hanno scelto il rito bahai, fede che conta circa 7 milioni di fedeli sparsi per il mondo e alla quale è molto legata la famiglia della sposa. Infatti, proprio i genitori della donna da tempo operano in Honduras dedicandosi all’insegnamento e alla divulgazione della religione. Nelle fede bahai non esiste clero, di conseguenza il matrimonio avviene alla presenza di testimoni scelti dagli sposi.

La funzione culmina con il versetto: «Noi tutti in verità ci rimettiamo alla volontà di Dio». Significa che gli sposi impegnano a sottomettersi alla volontà di Dio e non a quella dell’altro (come avviene invece nel rito cattolico). In questo modo l’unione è salda e il matrimonio diventerà una “fortezza di benessere” «perché ciò avrà ripercussione non solo sulla stabilità della famiglia ma sull’intera società».

Per comprendere il valore della promessa è dunque necessario conoscere quale è il significato e lo scopo della vita: conoscere e amare Dio, che vuol dire acquisire le virtù, i valori spirituali e morali, che l’uomo deve implementare nella vita terrena con tutto l’impegno possibile. Il principio cardine è attuare «l’unità del genere umano con la realizzazione della giustizia e della pace mondiale» come meta finale dell’evoluzione della specie umana.

Archiviata la funzione religiosa, l’attenzione si è concentrata sulle delizie preparate dallo chef Atzori, molto conosciuto all’estero per professionalità e competenze. I festeggiamenti si sono svolti all’insegna dello scambio culturale, con balli, musica, esibizioni folcloristiche e una piccola sfilata del costume tradizionale di Sennori. La serata si è conclusa con un tuffo nella piscina colorata a neon, sposi compresi. (s.s.)

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