La Nuova Sardegna

Sassari

False cartelle, Equitalia in aula tra le parti civili

di Nadia Cossu
False cartelle, Equitalia in aula tra le parti civili

Cinque (tra cui un ex poliziotto) imputati di truffa aggravata Una ventina le presunte vittime del raggiro da 700mila euro

08 febbraio 2017
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SASSARI. Venti capi di imputazione, 14 parti civili e in tutto circa venti persone offese. Sono alcuni numeri del processo che si sta celebrando davanti al collegio presieduto da Salvatore Marinaro per cinque persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Si tratta di Eugenia Cabizza, di suo marito Vincenzo Porcheddu (all’epoca poliziotto), del fratello di lei Cristian Cabizza, di Antonello Mulas (dipendente di Equitalia) e Antonino Marogna (impiegato nell’Agenzia del Territorio).

Nel 2013 il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Sassari aveva messo la parola fine a una attività illecita andata avanti per tre anni. L’accusa era quella di avere raggirato diverse persone per un valore che superava i 700mila euro. La Cabizza, il marito e Mulas erano stati arrestati, per gli altri due – Cristian Cabizza e Marogna – era stato invece disposto solo l’obbligo di dimora.

Eugenia Cabizza gestiva insieme al fratello un’agenzia di disbrigo pratiche in diversi uffici pubblici: successioni, accatastamenti e pagamenti di cartelle esattoriali. Secondo quanto emerso dalle indagini della Finanza, la donna aveva il ruolo di primo piano, compreso quello di individuare le vittime da colpire. Con la complicità del dipendente di Equitalia Mulas e di quello dell’Agenzia del Territorio Marogna, secondo l’accusa producevano la documentazione falsa che veniva poi sottoposta ai clienti per dimostrare l’esistenza di debiti e obbligazioni inesistenti, oppure di importi superiori al reale. Il poliziotto Porcheddu (sospeso poi dalla questura) sarebbe entrato gradualmente nei ruoli della banda. Nella prima fase si sarebbe qualificato più volte come rappresentante delle forze dell’ordine per tranquillizzare i clienti della moglie. E successivamente, quando i truffati cominciavano a rendersi conto della situazione, avrebbe preannunciato velate ritorsioni. Nel processo, Equitalia si è costituita parte civile. In aula le vittime hanno confermato le accuse raccontando la loro disavventura. Il 17 maggio sarà sentito un luogotenente della Finanza e gli imputati. Poi sarà la volta dei testi della difesa rappresentata dagli avvocati Nicola Lucchi, Stefano Porcu, Stefano Carboni e Franco Luigi Satta.

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