La Nuova Sardegna

Sassari

Da Meridiana ad Air Italy per dare l'assalto all'Europa

di Marco Bittau
Aerei Meridiana e Air Italy in pista a Olbia
Aerei Meridiana e Air Italy in pista a Olbia

La proposta della società fa però temere che la sede venga spostata dall'isola. Deciderà l'Aga Khan

10 novembre 2017
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OLBIA. In fondo, Akbar Al Baker, ceo di Qatar airways, l’aveva già detto un anno fa: «Meridiana diventerà la compagnia di bandiera italiana». E da quel giorno a oggi tutti i movimenti del manager arabo sono andati in quella direzione. Una nuova flotta aerea con il pensionamento definitivo dei vecchi Md-80, un nuovo profilo da network internazionale, adesso il cambio del nome da Meridiana ad Air Italy. Per l’ultimo passaggio, il trasferimento della base operativa lontano da Olbia e dalla Sardegna, l’ultima parola però la dirà il principe Karim Aga Khan. Il fondo Akfed che controlla Alisarda resta il socio di riferimento (51%) della newco Aqa holding, nata con l’ingresso del Qatar nella compagnia.

Tutti gli occhi sono dunque rivolti verso l’Aga Khan. Sarà lui a decidere se la Sardegna resterà al centro della grande partita dei cieli che si disputa da questo momento in poi. Oppure se il suo ruolo diventerà marginale e limitato alla necessarietà di un aereoporto. Sulla centralità della Sardegna sono attestati la Regione, gli amministratori locali e le organizzazioni sindacali. Un fronte che, passato lo choc dell’annuncio via twitter di Al Baker al Capa summit di Singapore, sta ora organizzando le barricate.

Intanto Qatar airways va per la sua strada e continua a fare shopping nei cieli. Al Baker ha ufficializzato l’acquisizione del 10% della Cathay pacific, blasonata compagnia di Hong Kong controllata da Swire pacific (45%) e da Air China (30%). Una presenza strategica che consente a Qatar airways di ampliare il network al mercato cinese, cioè quella parte del mondo che nei prossimi anni registrerà un enorme incremento di passeggeri. A questo punto nel carniere del super manager arabo ci sono il 20% di Iag, il 49% di Meridiana e il 10% della sudamericana Latam. Unico neo il fallito tentativo di ingresso in American Airlines. Insomma, da Doha decolla un colosso che sta spostando gli equilibri tra le grandi compagnie aeree nella grande corsa al primato dei cieli d’Occidente e d’Oriente.

In Italia, la sensazione è che Qatar airways stia ormai sul collo di Alitalia, pronto ad azzannare la preda. Al Capa summit di Singapore Al Baker, dopo l’annuncio della svolta Air Italy, ha anche riferito che «Qatar airways crescerà con Meridiana in questo momento che Alitalia soffre. Tutti gli investimenti che facciamo ci aiutano a diversificare e a diventare un’aerolinea globale». Evidente che la compagnia globale di cui parla Al Baker necessita anche di scelte strategiche e logistiche. Così nel quartier generale di Qatar airways si sta ragionando sull’hub di riferimento. Oggi è quello storico di Olbia, ma le valutazioni sui flussi e sul network internazionale arabo del vettore qatariota evidenziano come la base preferita dovrebbe essere piuttosto Milano Malpensa.

Niente succede per caso e sempre un anno fa, Al Baker lamentava la scarsa connettività di Meridiana. «Come si fa ad avere una compagnia che a livello domestico vola una o due volte a settimana verso certi aeroporti? Il nuovo vettore dovrà guardare di più all’estero, ma in parallelo dovrà anche alimentare il mercato domestico e volare almeno due-tre volte al giorno verso le città principali d’Italia». Insomma, la trasformazione di Meridiana è una storia già scritta che, aldilà degli annunci choc via twitter dall’altro capo del mondo, non dovrebbe sorprendere più di tanto.
 

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