La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, dopo gli arresti emerge il problema-droga

di Barbara Mastino
Ozieri, dopo gli arresti emerge il problema-droga

Il blitz dei carabinieri ha evidenziato il coinvolgimento di giovani e giovanissimi L’assessora Ghisaura: «Combattiamo l’idea che l’uso di stupefacenti sia normale»

22 agosto 2018
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OZIERI. I recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto Ozieri, dove sedici tra giovani e giovanissimi sono stati destinatari di provvedimenti di custodia cautelare per una indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno fatto spalancare gli occhi della comunità su un fenomeno che spesso non si conosce e si capisce a fondo o non si vuol vedere: quello del consumo diffuso di droghe tra i giovani. Ozieri, storicamente città di servizi e luogo di passaggio, non è mai stata immune da questa piaga, ma l’inchiesta in corso ha scoperchiato un calderone bollente e riportato d’attualità questo fenomeno, davanti al quale è impossibile non fermarsi a riflettere. A farlo sono le famiglie ma anche le istituzioni, le associazioni, i singoli, perché in una piccola comunità è inevitabile che tutti si sentano coinvolti o sentano il dovere di farsi un’opinione, di prendere una posizione. «In una piccola città – dice l’assessore comunale ai Servizi sociali Teresa Ghisaura – ci si conosce più o meno tutti, e quindi è innegabile che questa vicenda stia suscitando reazioni di sgomento ma anche riflessioni su un malessere che ora si percepisce davvero come diffuso. Dal canto nostro, come istituzione comunale, è stata immediata l’apertura di un dibattito interno in particolare con gli operatori dei servizi sociali, del Plus e del SerD che hanno in carico diverse situazioni di disagio e da subito è emersa l’intenzione di attivare tutte le iniziative possibili per cercare di monitorare il fenomeno e di prevenirlo. Quello che infatti ha colpito di questa vicenda – prosegue l’assessore – è stato il coinvolgimento anche di alcuni ragazzi molto giovani, e per questo siamo convinti che sia proprio sui giovanissimi che si debba concentrare la nostra azione, sia per sensibilizzarli contro il consumo di sostanze stupefacenti sia per sradicare la percezione purtroppo diffusa che consumare droghe sia una cosa quasi normale. Così non è perché il consumo di droghe non solo è illegale ma è anche pericoloso per la salute». Solo quando si acquista questa consapevolezza, ovvero quella di avere un problema, ci si rivolge ai servizi di supporto, che a Ozieri esistono, funzionano e che hanno in carico diverse situazioni. Ma prima della consapevolezza c’è tutto un caleidoscopio di situazioni, a partire dal non capire di avere un problema sino alla percezione che il problema non esista. «L’idea – dice l’assessore Ghisaura – è quella di potenziare la rete già esistente tra istituzioni, la Chiesa, l’associazionismo, le società sportive, le scuole, e creare iniziative con il supporto dei Servizi Sociali e del centro Lares del Plus (dove esiste un servizio per i ragazzi chiamato App. Giovani, ndr). Riunire, insomma, tutti quei soggetti che si impegnano per creare momenti di aggregazione, svago e impegno per i ragazzi per farli sentire cittadini attivi».

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