SASSARI. L’iter per semplificare le regole urbanistiche e facilitare così nuovi insediamenti commerciali è cominciato nel 2017. La pratica era approdata in commissione urbanistica e il presidente Lello Panu (Pd) l’aveva portata avanti sino al vaglio del Consiglio comunale. Alla fine la delibera che prevede la modifica delle norme tecniche di attuazione delle zone G (servizi) e anche delle A (città storica), è stata approvata definitivamente, e ora è iniziata la fase delle osservazioni.
Rispetto alle vecchie regole, i cambiamenti sono rilevanti e sono orientati a una maggiore flessibilità. Sono state accorpate alcune categorie e sotto zone G, e sono state unificate anche le rispettive destinazioni d’uso ammissibili. In questo modo, per diverse tipologie di pratiche urbanistiche, si evita di ricorrere come in passato ad una apposita variante.
Poi c’è il discorso della destinazione commerciale all'interno delle zone “G”: per questa fattispecie è stato modificato l’art. 6 delle norme tecniche di attuazione e l’allegato E1 Piano del Commercio, consentendo nelle zone G la destinazione commerciale.
Per quanto riguarda invece l'attuazione di interventi edilizi con titolo abilitativo diretto nelle zone omogenee “G”, oggi sono consentiti per gli edifici pubblici pur in assenza di Pua (piano urbanistico attuativo) gli interventi di ristrutturazione edilizia, di sopraelevazione e di demolizione totale o parziale. C’è anche la questione degli impianti di carburanti: lo strumento urbanistico fino ad ora prevedeva solo il censimento degli impianti esistenti. La recente modifica invece prevede la localizzazione degli impianti di nuova realizzazione in tutte le zone territoriali omogenee del territorio comunale ad esclusione delle zone ricadenti all'interno dei centri di prima e antica formazione.
Infine sono state fissate le regole per l’apertura di attività commerciali al centro storico: sono consentiti gli esercizi di vicinato alimentari, non alimentari e/o misti di superficie di vendita non superiore ai 250 mq; le medie superfici di vendita di superficie inferiore o uguale a 500 mq nella forma di esercizi singoli o centri commerciali; le medie strutture non alimentari di superficie non superiori a 2.500 mq con la possibilità al loro interno di coesistenza di strutture di vendita alimentare con superficie inferiore o uguale a 500 Mq.
Insediamenti commerciali: le regole sono più chiare

Semplificate le norme per aprire nelle zone G prima destinate ai soli servizi Fissati i parametri anche per i nuovi negozi piccoli e medi nel centro storico