OZIERI. Se il silenzio era stata la colonna sonora della fiaccolata tenutasi a Ozieri il mese scorso per ricordare Romina Meloni, vittima di femminicidio per mano dell’ex compagno lo scorso 31 marzo, è stato il rumore la colonna sonora della manifestazione svoltasi ieri mattina, promossa dal comitato spontaneo “Questa volta si chiama Romina”. Un rumore fatto di tante voci, che con le letture, il canto, le poesie, le perfomance teatrali, la musica e la danza hanno voluto alzare forte la voce per dire “no” alla violenza, a tutta la violenza ma in particolare a quella sulle donne che ormai, a causa purtroppo di tanti recenti fatti di cronaca, sta diventando l’emblema di tutte la violenze. Una violenza che inizia dal linguaggio e dagli atteggiamenti - come sottolineato nell’accorato discorso del sindaco Marco Murgia che ha ricordato come gli abusi siano non solo fisici ma anche verbali - alla quale occorre contrapporre un pensiero positivo di amore, amicizia, soprattutto rispetto. Questo è stato il messaggio forte lanciato dalla piazza di Ozieri, che con le sue colorate e rumorose espressioni ieri mattina ha dato un forte segnale di positività e speranza: speranza che soprattutto le nuove generazioni si facciano portatrici dei valori del rispetto per tutti i deboli, i “diversi”. È impossibile dare il conto e nominare tutte le voci che hanno partecipato all’evento, condotto da Antioco Bellu, con letture (curate dai ragazzi delle scuole, che hanno dimostrato anche in questa occasione una grandissima sensibilità), canzoni, danze (in un divertentissimo flash mob a sorpresa che ha coinvolto tutta la piazza). E raccontare quante emozioni e lacrime, ma anche risate, si sono sentite ieri mattina è pressoché impossibile. Una festa, insomma, pur con il cuore pesante, gonfio del ricordo di una giovane vita spezzata in una maniera inaccettabile. Commozione ce ne è stata tanta, sia ascoltando la musica e le parole struggenti dedicate a Romina - e a “tutte le Romina” - sia soprattutto nella parte finale dell’evento, che dalla piazza Carlo Alberto si è spostato di fronte al municipio dove, nell’aiuola visibile da chiunque passi in quel centralissimo punto della città, è stata apposta una bellissima targa in trachite in ricordo di Romina realizzata e donata dall’artista Daniela Squintu (autrice anche del bellissimo quadro diventato simbolo del comitato) accanto a delle piante di rosa. Un segnale indelebile, salutato dalla commozione palpabile di tutti, a cominciare dal babbo e dagli altri familiari di Romina Meloni.
Ozieri contro la violenza nel ricordo di Romina

Musica, poesia, danza e una targa dedicata alla donna uccisa dall’ex compagno Alla giornata di riflessione hanno partecipato anche i familiari della vittima