PORTO TORRES. La delegazione Sardegna dell’Associazione nazionale comandanti e ufficiali di polizia municipale ha scritto una lettera al sindaco e al presidente del consiglio (per conoscenza al segretario generale del Comune), esprimendo la propria solidarietà nei confronti della comandante Maria Caterina Onida per l’attacco personale subito durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 29 marzo da parte di una consigliera comunale.
«Tale atteggiamento da parte di un rappresentante delle istituzioni è biasimevole – scrivono il segretario e il presidente dell’Ancupm, Gabriele Oggiano e Guido Calzia – perchè si è trattato di una contestazione diretta alla responsabile del Corpo e per di più avvenuta in aula alla presenza del pubblico: a tal riguardo si resta stupiti anche dalla risposta del segretario generale, che a suo dire non vi è stata violazione dell’articolo 44 del regolamento comunale, ovvero non sono previste sanzioni nei confronti dei consiglieri comunali che violano la normativa».
Sulla vicenda, inoltre, i dirigenti dell’Ancupm pongono anche due interrogativi: «Che dire ancora del collegamento streaming della seduta consiliare? Anche in questo caso è ammesso divulgare attacchi diretti ai dirigenti e funzionari?». L’Associazione auspica che i possibili risvolti sociali che potrebbero derivare da questa «gratuita violenza verbale», non diano adito a episodi di rabbia e violenza nei confronti della polizia locale, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca in cui sono rimaste coinvolte le forze dell’ordine nazionali. «Nella speranza che i toni e i rapporti personali – concludono Oggiano e Calzia – possano rientrare nel novero della buona educazione e rispetto del ruolo del comandante della polizia locale». (g.m.)
Associazione regionale difende la comandante

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