SASSARI. Avevano escogitato un sistema per acquistare i prodotti e non pagare i fornitori. Contestavano la merce e fingevano di non essere più disposti a ritirarla, ma non appena il corriere andava via senza il corrispettivo e comunicava alle aziende il mancato incasso - e quindi l’apertura di una vertenza - loro provvedevano a fare portare via il carico. Risultato: prodotti spariti e mai pagati.
È partita da Santa Maria La Palma, da una indagine dei carabinieri della stazione, l’inchiesta che ha già portato a denunciare a piede libero uno dei truffatori (colto in flagranza di reato) e nelle prossime ore gli altri componenti della banda finiranno nel registro degli indagati in attesa del pronunciamento dell’autorità giudiziaria.
Il filo tessuto dai militari della stazione di Santa Maria La Palma è arrivato fino a Quartu Sant’Elena, dall’altra parte della Sardegna. La meticolosa attività investigativa dei militari ha preso il via dalla verifica di una serie di sim card telefoniche intestate a stranieri (in larga parte extracomunitari) completamente ignari di ciò che stava accadendo. Le sim venivano utilizzate dai truffatori per effettuare ordini online di merce di vario genere, in particolare pellet, foraggio, erba medica e prodotti per l’agricoltura. Il materiale veniva fatto recapitare in un ovile a Quartu Sant’Elena e prevedeva la clausola del pagamento in contanti alla consegna.
Appena i prodotti venivano scaricati, scattava il piano: l’incaricato preposto al ritiro della merce cominciava a porre una serie di questioni e arrivava a contestare formalmente la merce già scaricata. Così il pagamento non veniva effettuato e i vari corrieri di turno erano costretti a lasciare la merce sul campo e a tornare senza il denaro pattuito al momento dell’ordine di acquisto. Le aziende interessate, a quel punto, si attivavano per recuperare la merce che però veniva fatta sparire subito dai truffatori e quindi non veniva più ritrovata al momento in cui l’incaricato tornava per il ritiro.
Le indagini avviate dai carabinieri della stazione di Santa Maria la Palma si sono concluse a Quartu. Qui i militari di Flumini di Quartu hanno fatto scattare il piano - in stretto contatto con i colleghi della provincia di Sassari - per recuperare 200 quintali di erba medica (per un valore di circa 4mila euro) che sono stati sottoposti a sequestro. Il committente - colto il flagranza - è stato denunciato in stato di libertà.
Nel corso delle indagini sono state già identificate diverse persone e la loro partecipazione (specie per quanto concerne i ruoli svolti) è in fase di valutazione da parte degli investigatori.
All’inizio del mese di agosto, proprio i carabinieri della stazione di Santa Maria La Palma avevano denunciato otto persone (tutte di origine campana) per truffa. Nel corso delle indagini, i militari avevano scoperto che il gruppo, dopo avere clonato la carta di credito a un ignaro cittadino algherese (con il metodo del phishing), avevano effettuato spese per oltre 2mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri gli 8 denunciati avrebbero utilizzato la carta di credito anche per pagare biglietti aerei per viaggi e soggiorni all’estero.
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Non pagavano la merce. Che poi spariva

Truffa scoperta dai carabinieri di Santa Maria La Palma: alla consegna l’ordine veniva contestato. Usate sim di stranieri