La Nuova Sardegna

Sassari

Caos nelle pratiche per disabili e patenti Liste d’attesa choc

di Luigi Soriga
Caos nelle pratiche per disabili e patenti Liste d’attesa choc

Mancano medici legali: le domande di invalidità sono ferme Peru: «Martedì attendiamo le risposte dei vertici Aou e Ats» 

22 gennaio 2020
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SASSARI. Liste d’attesa infinite, agende già chiuse per le colonscopie, esami bloccati per tutto il 2020, tempi troppo lunghi per la radioterapia, pazienti oncologici costretti a emigrare in altri centri della Penisola con costi altissimi a carico dell’Assl, ancora niente direttore generale nell’Aou di Sassari, sproporzione nei ricoveri tra i reparti dell’Ospedale civile (in sold-out e spesso con pazienti barellati nelle stanze) e tra i reparti delle Cliniche (talvolta con diversi posti letto vuoti). Pronto soccorso del Santissima Annunziata sotto pressione con attese fuori da ogni parametro di legge, presìdi che mancano nei reparti, gare d’appalto in alto mare, livelli assistenziali decisamente sotto gli standard ministeriali.

Commissione regionale sanità. Questo ventaglio di note dolenti della sanità sassarese ieri è stato posto all’attenzione della Commissione regionale Sanità e discusse davanti al direttore dell’Aou (facente funzioni) Nicolò Orrù e al commissario straordinario dell’Ats Carlo Steri. A metterle sul tavolo il consigliere Antonello Peru: «I vertici di Aou e Ats – dice – hanno preso l’impegno di presenziare anche alla seduta di martedì prossimo della commissione Sanità, e in quell’occasione provare a delineare delle possibili soluzioni a questa serie di emergenze».

Alle quali però se ne aggiungono delle altre, che riguardano l’Assl. «La situazione della commissione Invalidi, Ciechi e Patenti – spiega Antonello Peru – ha ormai raggiunto dei livelli insostenibili. La commissione ciechi ormai non si riunisce dallo scorso maggio, e per quella invalidità i tempi di attesa per istruire una pratica sono almeno di un anno. Quanto alle patenti vengono evasi 40 utenti al giorno per due volte alla settimana, e per accaparrarsi il numeretto c’è chi fa la fila dalle 4 del mattino».

Invalidi e ciechi. Gli accertamenti sono nel caos perché mancano i medici per formare le commissioni dell’Asl. Dunque un anno di tempo per pratiche di invalidità civile, pensioni, assistenza domiciliare, legge 104, indennità di frequenza per i minori disabili e quella di accompagnamento, continuando con le pensioni per i ciechi e sordi e l’assegno sociale. Si parla di 15mila utenti l’anno sparsi tra Sassari, Alghero, Ozieri e Bono. Si parla di diritti negati per le categorie più deboli. Bambini con handicap che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno e che devono rinunciare alla scuola, giusto per fare un esempio. O disabili che non possono attingere al sostegno pubblico, che il più delle volte, nell’impossibilità di lavorare, rappresenta l’unica fonte di sostentamento. Il servizio fa capo alla Medicina legale che ha un organico ridotto all’osso: in rapporto alla popolazione dovrebbero essere 8, invece erano quattro e ultimamente si sono ritrovati in due, perché gli altri colleghi sono andati in pensione e non sono stati sostituiti. Pochi i medici di igiene, rimasti in tre, solo due gli oculisti che assicurano la presenza nella commissione speciale. Difficile oramai trovare disponibilità di specialisti perché lascerebbero sguarniti i reparti in cui lavorano. I componenti delle commissioni sono, infatti, “prestati” dalle strutture sanitarie. E anche gli stessi medici legali sono già di per sè oberati di lavoro. Inoltre indisponibilità di assistenti sociali (indispensabili per le pratiche di L104) in numerose sedute, con necessità di una doppia convocazione degli utenti in caso di doppia domanda (invalidità + L104, situazione più frequente). «L’unica soluzione – dice Peru – sarebbe l’immediato ampliamento dell’organico della Medicina Legale con acquisizione di almeno due professionisti (uno immediatamente trasferibile dall’Igiene Pubblica di Olbia) e altri due dirigenti anche specialisti in Medicina del Lavoro o Igiene. Poi ordini di servizio per acquisire la disponibilità degli assistenti sociali (trattasi di prestazioni Lea, obbligatorie ed istituzionali) e ordini di servizio per arruolare oculisti. In questo modo si potrebbe ripristinare il regime già sperimentato in passato, con sedute tutti i giorni (dal lunedì al venerdì), due la mattina ed una il pomeriggio, così da garantire la gestione delle nuove domande ed il rientro sull’arretrato.

Commissione patenti. Nelle due giornate dedicate alle prenotazioni viene assicurata la risposta a solo quaranta utenti per un bacino che comprende anche la Gallura. Così chi viene dalla Maddalena o Olbia ( alle 4 del mattino) e non riesce a rientrare nell’elenco dei 40, dovrà ritentare all’alba per tutti i mesi successivi, fino a che non conquista il numerino utile. «Bisognerebbe ridefinire la Commissione (mediante delibera del Presidente della Regione), includendo tutti i medici legali e portandoli a 4 – dice Peru – Dovrebbero essere coinvolti anche ufficiali medici dell’Esercito e della Polizia (finora erano presenti due medici della Polizia di Stato, uno è andato in pensione e quello in servizio non riesce a garantire la calendarizzazione della presenza in commissione. Avvalersi dei 4 medici sassaresi dell’Esercito, per i quali si è in attesa di autorizzazione dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare, sarebbe una valida opzione».

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