La gestione dell’imprenditore di Latina segnata dalla retrocessione per scommesse
Domenico Capitani non ha lasciato un bel ricordo tra i tifosi rossoblù. Sotto la sua gestione nel 2015 la Torres aveva conosciuto una delle pagine più nere della sua storia ultra centenaria. I guai...
17 giugno 2020
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Domenico Capitani non ha lasciato un bel ricordo tra i tifosi rossoblù. Sotto la sua gestione nel 2015 la Torres aveva conosciuto una delle pagine più nere della sua storia ultra centenaria. I guai erano cominciati quando la procura della Repubblica di Catanzaro aveva aperto un fascicolo su un giro di scommesse clandestine.
Nel mare magnum delle intercettazioni ambientali erano saltate fuori alcune telefonate tra Capitani e personaggi poco raccomandabili che, secondo i magistrati, tessevano le file del gioco d’azzardo. La Torres fu accusata di aver “aggiustato” una partita di Coppa Italia disputata a Pisa. I quell’occasione i sassaresi mandarono in campo una squadra imbottita di giovanissimi per non affaticare i titolari impegnati in una doppia trasferta molto delicata. Il match finì nel mirino degli scommettitori e Capitani, sempre secondo le accuse, pensò bene di partecipare al banchetto e la Torres venne punita con la retrocessione in serie D.
Nel mare magnum delle intercettazioni ambientali erano saltate fuori alcune telefonate tra Capitani e personaggi poco raccomandabili che, secondo i magistrati, tessevano le file del gioco d’azzardo. La Torres fu accusata di aver “aggiustato” una partita di Coppa Italia disputata a Pisa. I quell’occasione i sassaresi mandarono in campo una squadra imbottita di giovanissimi per non affaticare i titolari impegnati in una doppia trasferta molto delicata. Il match finì nel mirino degli scommettitori e Capitani, sempre secondo le accuse, pensò bene di partecipare al banchetto e la Torres venne punita con la retrocessione in serie D.
