La Nuova Sardegna

Sassari

«È a rischio la nostra sicurezza»

di Barbara Mastino
«È a rischio la nostra sicurezza»

Ozieri. I residenti di Monte Inni scrivono al Comune: le radici degli alberi un pericolo per la viabilità

11 dicembre 2021
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OZIERI. Tanti disagi per i residenti della località Monte Inni di Ozieri, invasa da una vegetazione definita con un eufemismo «ingombrante» dagli abitanti autori di una lettera aperta al Comune nella quale elencano una lunghissima serie di criticità e chiedono un intervento. «Non si tratta di pulizia delle strade o delle numerose gradinate, o di rifacimento di marciapiedi, o di illuminazione pubblica o di controlli delle acque e fognature, non si tratta di decoro pubblico con aiuole di fiori e quant’altro» è il preludio, che riassume le principali emergenze che vengono da più zone segnalate.

Si tratta infatti di problematiche, una in particolare, che potrebbero mettere a rischio la sicurezza di persone e cose. Il punto più critico è un alto albero le cui radici attraversano una lunga parte sottostante il manto stradale sollevandone la superficie, «spaccando il cemento e affiorando tanto da compromettere la viabilità» e che in alcuni tratti rendono difficoltoso – quando non addirittura impediscono – «il transito di macchine di lavoro, autocisterne per l’approvvigionamento del gas, automobili e passanti». L’albero va rimosso e con esso le sue radici, ma non è ben chiaro chi debba occuparsene. Ed è questa la risposta che i residenti di Monte Inni aspettano dal Comune: «Che fare? A chi rivolgersi? Qual è l’ente pubblico delegato a intervenire? La Regione, la Provincia o il Comune? Dove votano questi cittadini? Hanno diritto questi cittadini all’attenzione e all’intervento dell’amministrazione comunale in carica?».

Nella lettera aperta i residenti ricordano di avere più volte, e da parecchi mesi, chiesto queste risposte all’amministrazione «avendo più volte sottoposto civilmente il problema alla stessa, avendolo analizzato insieme a un giovane assessore, avendo ricevuto dal sindaco in persona e dal suo vice ufficiale promessa d’intervento» ma senza esito. Quando la situazione della viabilità si fa grave i cittadini intervengono a proprie spese, ma non si può continuare all’infinito.

La soluzione prospettata nella lettera potrebbe essere quella di aprire un secondo varco di transito: una vecchia mulattiera che raccorda le due strade di accesso alla regione di Monte Inni, attualmente invasa dall’alta vegetazione. La loro proposta è quella di «riattivarla con una preventiva operazione di carattere forestale e aprire un nuovo percorso e un nuovo accesso». «Qualche Comune ha fatto questa scelta politica per favorire anche lo sviluppo turistico, per esempio Nughedu San Nicolò» dicono i residenti. Perché anche Ozieri non opta per una scelta di questo genere, visto anche l’alto numero di residenti di quella zona? «La libera viabilità è garanzia contro l’eventualità di incendi nella stagione estiva e di inondazioni in quella invernale e l’accesso alle strutture sanitarie deve essere facilitato e garantito» è la conclusione degli abitanti, che ribadiscono la loro richiesta di attenzione e di un intervento quanto mai necessario.

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