La Nuova Sardegna

SASSARI. Chi si ritrova a viaggiare sulla 131 negli ultimi mesi – qualcuno lo fa persino quotidianamente – non può che vivere l’intero tragitto come un’odissea. Perché tra deviazioni improvvise, cantieri, carreggiata in alcuni tratti a due corsie anziché a quattro e un asfalto martoriato, è messa a dura prova prima la sicurezza e poi la pazienza degli automobilisti, per non parlare delle sospensioni dei mezzi che transitano sulla statale. E se è giustificabile qualche disagio per arrivare ad avere la sicurezza necessaria nell’unica arteria che collega nord e sud dell’isola, è altrettanto legittimo lo sfogo di chi ritiene che forse qualche pecca nella programmazione dei lavori ci sia stata.

Anche perché in alcuni casi si tratta di punti nevralgici, come le gallerie all’ingresso di Sassari, e quando in questo periodo di cantieri si verifica un qualsiasi imprevisto va in tilt il traffico dell’intera città. Come è successo ad esempio giovedì mattina quando si è rotta una tubatura dell’acqua a bordo strada e il traffico è stato deviato dalla polizia stradale – intervenuta in forze sul posto – verso i tornanti di Scala di Giocca con le immaginabili e infinite colonne di auto. Disagio che si è poi riversato nelle vie cittadine. Ma lasciando Sassari alle spalle, in direzione di Cagliari il viaggio non migliora affatto. La chiusura di tre ponti all’altezza di Codrongianos, infatti, costringe gli automobilisti che devono raggiungere Florinas a percorrere la strada in direzione del capoluogo per poi tornare indietro.

Più avanti ancora ci sono le deviazioni all’altezza di Bonnanaro e l’assoluta prudenza richiesta allo svincolo di Bonorva dove si sta eseguendo un imponente intervento sulla viabilità che tra l’altro servirà a eliminare alcuni pericolosi incroci a raso sulla statale 131. (na.co.)