thiesi
Zio Giovanni spegne la centesima candelina
THIESI. La comunità festeggia le 100 primavere di zio Giovanni Dore. Un secolo colmo di storie da raccontare a grandi e piccini. Così l’arzillo zio Giovanni ha spento la sua candelina col numero...
12 gennaio 2022
1 MINUTI DI LETTURA
THIESI. La comunità festeggia le 100 primavere di zio Giovanni Dore. Un secolo colmo di storie da raccontare a grandi e piccini. Così l’arzillo zio Giovanni ha spento la sua candelina col numero cento con i suoi familiari. Nato a Thiesi il 10 gennaio del 1922, quarto di cinque figli, a soli 8 anni, come tanti bambini nati in quei tempi, zio Giovanni insieme ad altri due fratelli maschi, per contribuire nell’economia domestica, va lavorare col padre in campagna.
Padre di due figli, e nonno amorevole di cinque nipoti e due pronipoti, spesso racconta la sua vita trascorsa all’aria aperta nelle campagne tiesine, dove da sempre ha svolto il suo amato lavoro. Lunedì a festeggiare il suo importante traguardo insieme all'adorata moglie Forica, con cui condivide da 57 anni la sua vita, c’erano i suoi due figli, i nipoti, il sindaco Gianfranco Soletta e la vice sindaca Bastiana Leoni, in rappresentanza della comunità.
«E’ stato emozionante festeggiare con zio Giovanni i suoi cento anni, - ha dichiarato Soletta - è una persona davvero squisita dalla memoria ferrea. A nome mio e di tutta la comunità gli auguriamo di conseguire tanti altri traguardi». (d.d.)
Padre di due figli, e nonno amorevole di cinque nipoti e due pronipoti, spesso racconta la sua vita trascorsa all’aria aperta nelle campagne tiesine, dove da sempre ha svolto il suo amato lavoro. Lunedì a festeggiare il suo importante traguardo insieme all'adorata moglie Forica, con cui condivide da 57 anni la sua vita, c’erano i suoi due figli, i nipoti, il sindaco Gianfranco Soletta e la vice sindaca Bastiana Leoni, in rappresentanza della comunità.
«E’ stato emozionante festeggiare con zio Giovanni i suoi cento anni, - ha dichiarato Soletta - è una persona davvero squisita dalla memoria ferrea. A nome mio e di tutta la comunità gli auguriamo di conseguire tanti altri traguardi». (d.d.)