La Nuova Sardegna

Sassari

Licenziato per 56 euro: assolto

di Luca Fiori
Licenziato per 56 euro: assolto

Sorso, impiegato dell’ufficio ticket dell’Ats era finito sotto inchiesta per truffa con altre 10 persone

15 gennaio 2022
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SORSO. Nella primavera del 2018 dopo l’inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari sull’assenteismo nel poliambulatorio di Sorso era stato licenziato «per giusta causa», con l’accusa di aver creato un danno all’Ats di 56 euro e 21 centesimi.

Gavino Franca, ausiliario specializzato di 68 anni, a Sorso svolgeva il ruolo di cassiere dell’ufficio ticket e secondo le accuse avrebbe, in più di un’occasione, lasciato il suo posto di lavoro per recarsi in banca o in tabaccheria.

Ieri mattina, dopo quasi quattro anni, il giudice dell’udienza preliminare Gian Paolo Piana lo ha assolto dall’accusa di truffa e prosciolto da quella di assenteismo dal posto di lavoro. Il giudice ha ritenuto che non ci fosse alcuna truffa e che per i 56 euro e 21 centesimi “sottratti” all’Ats durante le pause dal posto di lavoro non ci fossero gli estremi per arrivare a una condanna penale.

L’uomo, difeso dall’avvocato Salvatore Carboni, era finito nell’inchiesta insieme ad altre undici persone. Al termine delle indagini quando l’Ats aveva deciso per il licenziamento, alla sua porta aveva bussato anche la Corte dei Conti che gli aveva chiesto di risarcire l’ente per cui lavorava restituendo, insieme ai 56 euro e 21 centesimi, altri 112 euro e spiccioli per il danno d’immagine recato all’Azienda per la tutela della salute.

Gavino Franca aveva pagato senza fare storie e per qualche mese era rimasto senza stipendio, fino al raggiungimento della pensione.

Durante il processo il suo difensore è riuscito a convincere il giudice che le assenze dell’impiegato - sorpreso a volte in banca e a volte in tabaccheria - erano finalizzate semplicemente al cambio di denaro per agevolare gli utenti che si recavano alla cassa ticket.

«In qualche occasione posso aver preso anche un caffè durante la pausa - aveva ammesso l’uomo - ma le mie uscite erano sempre finalizzate a migliorare il servizio del pubblico».

La sua versione dei fatti ha convinto anche il pubblico ministero Angelo Beccu che ha sollecitato l’assoluzione.

L’inchiesta sull’assenteismo era stata affidata ai carabinieri del Nas. Per mesi i militari avevano documentato una serie di assenze ingiustificate dal lavoro. Undici persone - tra medici, infermieri e impiegati - erano finiti nel registro degli indagati. L’indagine era stata avviata dal sostituto procuratore Cristina Carunchio che aveva contestato i reati di truffa e, solo per tre, di peculato. A marzo dello scorso anno per sei degli imputati era stato disposto il rinvio a giudizio, mentre per altri quattro il giudice dell’udienza preliminare Antonello Spanu aveva disposto il non luogo a procedere. Solo Gavino Franca aveva scelto il rito abbreviato. Ora dopo quattro anni e un licenziamento alle spalle, le accuse sono cadute e per lui ed è arrivata l’assoluzione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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