La Nuova Sardegna

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L’Albinoleffe vola con i gol del prestito rossoblù

Andrea Cocco ora sogna da capocannoniere in B

Mario Frongia
Andrea Cocco
Andrea Cocco

12 settembre 2011
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 CAGLIARI. «A Bergamo sto bene e mi diverto. Il Cagliari? È sempre nel mio cuore». Parcheggio interno del Sant'Elia, 21 agosto: i rossoblù di Ficcadenti hanno sconfitto 5-1 l'Albinoleffe, terzo turno di Coppa Italia. Andrea Cocco, un primo tempo interessante, due volte pericoloso per Agazzi, è circondato dagli ex compagni. Complimenti e pacche. Riconfermata la stima al Cagliari, l'ex attaccante dell'Alghero, nel post notte di Coppa, aveva lanciato il sasso oltre l'ostacolo: «Giochiamo quasi a memoria. Gli obiettivi? La salvezza con l'Albinoleffe e andare in doppia cifra». Con i suoi gol, quattro in altrettante giornate - capocannoniere dei cadetti con Immobile del Pescara - la strada è aperta su entrambi i fronti. Cocco, classe '86, è un altro dei tanti figli virtuosi della Primavera rossoblù. Un prodotto importante, fiore all'occhiello dei calciatori maturati in rossoblù. Forte fisicamente, abile di testa e in acrobazia, ha esordito in A col Cagliari il 21 dicembre 2005 a Parma (1-0 per gli emiliani). Diciannove anni di potenza e fiuto del gol. In tutto, quell'anno gioca 5 partite. La prima rete arriva con la Samp, nel dicembre 2005 in Coppa Italia. Il bis, sempre in Coppa, col Verona. La sua prima rete in A è del 17 dicembre 2006 in Udinese-Cagliari. Poi, arriva l'ora del trolley e dei check in. Andrea parte. Il Cagliari lo manda a farsi le ossa in giro per l'Italia. Ha già buoni estimatori in B. La giostra lo porta a Venezia, Pistoia, Rovigo. Nel 2009 passa all'Alghero. In seconda divisione firma un'ottima stagione: 15 gol in 29 gare. Nel 2010 ritorna al Cagliari: una breve parentesi. In agosto il club di Cellino lo dà in comproprietà all'Albinoleffe nell'ambito dell'affare che porta ad Asseminello Perico e Laner. Quest'anno, Cocco viene riscattato dal Cagliari, ma rimane tra i bergamaschi con la formula del prestito secco. Una chiara volontà di voler investire sul centravanti cagliaritano. «Il riscatto è un segno positivo molto importante - dice -, un premio per i sacrifici fatti nell'ultima serie B». Il bilancio della scorsa stagione è nitido: 5 reti in 28 gare.  E siamo al presente. Cocco sta prendendo per mano l'Albinoleffe alla sua maniera. A suon di gol. In gare difficili, come quella vinta 3-2 a Bari. O, nell'ultima giornata, gol pesanti nel 2-1 sul Modena. Di testa e su azione. Alla sua maniera. «Sono soddisfatto, ma siamo appena agli inizi e so di dover lavorare tanto». Ma l'avvio di stagione è perfetto. Un attaccante, da sempre, si ricarica a suon di reti. E l'Albinoleffe, dopo quattro turni nel gruppetto di testa con 7 punti (con 10, prime della classe Padova e Brescia), gode. E applaude il cannoniere made in Sardinia. Con tanti saluti alla Padania.
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