Una maxi torta per due capitani
Mario Frongia
◗
Foto di gruppo per festeggiare il record Grande festa al mercato di San Benedetto per Daniele Conti e Brugnera
07 ottobre 2011
3 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. Una torta alta dieci centimetri. Come il loro numero di maglia, ideale e di fatto. Mario Brugnera e Daniele Conti, professione regista. Che poi il capitano rossoblù sulle spalle abbia il 5, in onore di Falcao, altra storica mezzala, è un dettaglio. Festa di architetti del pallone, quella di ieri al mercato di San Benedetto. Ma anche applausi per un filo lungo 40 anni. Dal Cagliari dello scudetto a quello di Ficcadenti. Dal trequartista veneziano giunto da Firenze con Albertosi (e Rizzo ha fatto il tragitto inverso) al figlio d'arte. Nato a pane e Roma, Daniele è diventato icona del club di Cellino. Capace di andare da solo, con la forza delle prestazioni, di una leadership mai ostentata e un'intesa con i compagni che dà autorevolezza al Cagliari. «Sono doppiamente contento che sia Conti a portarmi via il record. Intanto, perché mi godo questo momento: da 30 anni non si parlava più di me, ora mi intervistano tutti. Poi - dice Brugnera - lo prende un ragazzo serio e un gran bel giocatore». La mezzala del tricolore scende nei dettagli: «Avevo più dribbling e, giocando più avanti, quando partivo entravo in porta col pallone. Lui ha più tiro dalla distanza. Una cosa in comune? La gestione della palla a testa alta». Brugnera e Conti, piedi buoni e tempi di gioco. Ma sempre troppo lontani dalla maglia azzurra: «Ai miei tempi i registi erano tanti e bravi. Per Daniele è diverso. Lui, è maturato in questi ultimi anni. Se avesse avuto questi rendimenti quattro o cinque stagioni fa, sarebbe titolare. E adesso Prandelli non lo chiama per una questione anagrafica: prepara il gruppo per i mondiali 2014». Cin cin ad entrambi. Al mercato il Cagliari club Daniele Conti, quasi 200 soci, diretto da Gianni Testa, ha fatto le cose in grande: brut, pizzette, polpettine di pesce, formaggi e salumi scelti. Un tripudio nel cuore storico della città. Per la gioia del direttore, Ignazio Leo, e di centinaia di tifosi. Con Conti anche Cossu, Agostini e Pisano, accompagnati da Sandro Angioni e Roberto Satta, presentati da Gianni Rombi del Centro coordinamento Cagliari club. Una party speciale. Nel nome del tempo che passa. E promuove chi si inserisce al meglio: «I tredici anni e le 329 gare di Conti al Cagliari sono anche il premio dei tifosi: si è sempre comportato bene meritando questo tributo» aggiunge Mario Brugnera. L'ex capitano scherza e stringe mani. Dotato di una tecnica formidabile ("Mille palleggi con un limone? Non so. Forse, con una pallina da tennis"), il vicentino di La Palma ricorda anche Bruno Conti: «Grandissima ala destra come non se ne trovano più. Ricordo un 4-2 per loro, negli anni '80, con doppietta di Pruzzo e rigore di Bruno. Quella Roma era davvero forte». E il Cagliari attuale? «Bella rosa con grandi prospettive».