La Nuova Sardegna

Sport

Un pezzo di Sardegna a Catania

Fabio Fresu
L’arbitro sassarese Carlo Cubeddu
L’arbitro sassarese Carlo Cubeddu

Il sassarese Carlo Cubeddu arbitro ai mondiali di scherma

08 ottobre 2011
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 SASSARI. Ci sarà anche un pezzo di Sardegna ai prossimi campionati mondiali di scherma, che si svolgeranno dal 9 al 16 ottobre a Catania. Nel lotto dei direttori di gara figura infatti anche l'arbitro sassarese Carlo Cubeddu, unico rappresentante dei quattro mori. «Una bella soddisfazione - è il suo primo commento - arbitrerò anche le gare per atleti in carrozzina, per quanto riguarda il fioretto e la spada».  Cubeddu è l'unico sardo abilitato a dirigere incontri internazionali. Alle sue spalle sta crescendo un'altro direttore di gara sassarese, Mariangela Busi, che è già tolta la soddisfazione di arbitrare in diverse manifestazioni di carattere nazionale.  Carlo Cubeddu ha passato ventidue anni ai bordi delle pedane di tutto il mondo, quasi ogni fine settimana. Praticamente una vita. E questo anche grazie alla disponibilità del datore di lavoro (l'arbitro sassarese lavora come amministrativo in un'azienda locale) che gli permette di spostarsi ogni volta che ne ha bisogno. «Con grandi sacrifici - spiega - ma altrimenti non sarei mai riuscito a visitare paesi come Australia, Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti ed Africa». - Qual'è stato il momento più gratificante?  «Sicuramente il 2009. Quell'anno ho raggiunto l'apice della mia carriera arbitrando alle Universiadi, che per la scherma sono molto importanti, e in più è nato mio figlio. Cosa desiderare di più? - In tutto questo c'è un rammarico?  «L'unico è quello di non essere riuscito ad arrivare alle Olimpiadi, il sogno di qualsiasi sportivo. Ma tutto sommato non mi posso lamentare, a parte quelle, ho partecipato alle manifestazioni più importanti». - E il futuro?  «Ho deciso che questo sarà il mio ultimo grande evento. Dopo tanti anni è arrivato il momento di dedicarmi di più alla famiglia. Rimarrò nel mondo della scherma ma farò il direttore di torneo, attività più gestibile dato che mi permetterà di rimanere in ambito nazionale». - Come vede la situazione della scherma a Sassari?  «In passato abbiamo ottenuto dei buoni risultati a livello nazionale, poi il cambio generazionale non ha dato gli stessi frutti, anche per un problema di strutture. Ora con la disponibilità del nuovo palascherma di via Togliatti e l'entusiasmo portato dalla Sport Full Time, che ha messo in moto tutta una serie di nuove iniziative penso che nel giro di due o tre anni il movimento tornerà a buoni livelli. Io già collaboro con loro, cerco di dare una mano per quanto mi è possibile, e già nel prossimo novembre stiamo organizzando l'inaugurazione ufficiale del campo, con la presenza di numerosi ospiti illustri».
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