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«Vogliamo essere sempre il solito Banco»

Roberto Sanna
Il coach del Banco Meo Sacchetti
Il coach del Banco Meo Sacchetti

Il coach Meo Sacchetti promette una squadra che darà tutto per i suoi tifosi

08 ottobre 2011
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SASSARI. «Vogliamo essere la solita squadra, quella che gioca ogni partita con la sua personalità. Quella che dà tutto in campo e quando esce battuta è perché gli altri sono stati più forti». Coach Meo Sacchetti sente già l'adrenalina della prima di campionato.

«La tensione alla vigilia della partita dell'esordio c'è sempre - dice il coach biancoblù - e voglio che venga trasformata in aggressività e voglia di vincere sul campo. Non abbiamo paura di nessuno, se anche dovesse arrivare Kobe Bryant cercheremo di batterlo senza complimenti. Perché il bello del basket è che non è una somma aritmetica, se fai uno più uno più uno non è detto che il risultato sia per forza tre. Per questo la situazione dell'Nba e i possibili risvolti per il campionato italiano non mi tolgono il sonno. Guardate cosa è successo al Besiktas, che è andato a prendere una superstar come Deron Williams e gli ha messo a fianco Davis Hawkins e Marcelus Kemp: è già fuori dall'Eurocup a opera di una squadra belga».

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E alla prima di campionato c'è anche modo di parlare degli obiettivi: un anno fa Meo Sacchetti aveva imposto il traguardo delle 13 partite per raggiungere la salvezza, quest'anno c'è una squadra in più e di conseguenza «dobbiamo vincerne 14. Prima la salvezza, poi vediamo. Abbiamo alle spalle la passione di un grande pubblico, sentiamo la responsabilità di giocare per i nostri tifosi. Fisicamente stiamo bene, in settimana dovremmo aver smaltito i piccoli acciacchi tipici del precampionato».

Il Banco di Sardegna ha disputato un precampionato importante, ha affrontato numerose squadre di spessore europeo conquistando anche vittorie di prestigio. La novità, rispetto allo scorso campionato, sembra essere una maggiore attenzione alla difesa e qui Meo Sacchetti punzecchia i suoi uomini: «È vero, difendiamo di più. E domani vorrei vedere contro Casale Monferrato la stessa difesa che ho visto durante il precampionato. E non vorrei vedere invece quella che ho visto nell'ultima partita che abbiamo giocato, e perso, contro Teramo qui a Sassari».

Ora arriva Casale Monferrato, squadra alla quale Meo Sacchetti ha inflitto molti dispiaceri: «Lo so che non sto simpatico ai tifosi di Casale Monferrato - dice -, del resto ho eliminato quattro volte dai playoff la squadra piemontese in tutte le categorie. Però... molti nemici molto onore. Le rivalità, anche accese, ci stanno. Sportivamente parlando, sia chiaro». E se Sacchetti vuole una squadra aggressiva, quella di Marco Crespi non sarà da meno: «Corre, cerca il campo aperto, tira da tre senza tanti complimenti. Rispetto a noi ha un reparto lunghi più profondo e gioca con due guardie, più che con un playmaker puro. Ognuno fa le sue scelte, io preferisco un play vero e mi tengo tutta la vita Travis Diener».

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