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Cellino arruola un esercito di mori

Mario Frongia
La pubblicità di Sky e il presidente Massimo Cellino
La pubblicità di Sky e il presidente Massimo Cellino

L'ultima trovata del presidente: «Tutti allo stadio con la benda sulla fronte»

13 ottobre 2011
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CAGLIARI. Scaramantico da sempre, "nazionalista" da ieri. Con una pagina pubblicitaria in apertura dello "sport" Massimo Cellino invita i tifosi rossoblù a presentarsi allo stadio con una benda sulla fronte. «Siamo orgogliosi e fieri» spiega il presidente che elogia la bandiera della Regione con i Quattro Mori sbendati. «Simbolo - scrive - di vittoria e fierezza».

«A Palermo ho sbagliato: c'è stato l'esordio con i quattro mori sulla maglia. Ma avevano la benda negli occhi. Col Lecce abbiamo raddrizzato il tiro: la benda era sulla fronte». Cellino la prende larga. E racconta così due partite agli antipodi. Al "Barbera", un'ora di non gioco e il resto da manuale ma comunque insufficiente per ribaltare il 3-0 iniziale dei siciliani. Allo stadio di via del Mare una vittoria nitida, costruita sull'organizzazione, la solidità difensiva e la manovra.

Il frutto di una squadra che prende coscienza delle proprie potenzialità, cresce in autostima, mostra maturità nei momenti delicati del match. E non è poi così casuale che il presidente del Cagliari sia uscito allo scoperto alla vigilia della partita casalinga col Siena: «Siamo secondi in classifica e nessuno ci fila. Ma se battiamo il Siena, poi abbiamo Napoli e Lazio in casa, e sono certo che qualcosa cambierà».

È fiducioso il patron. Ma a un patto: «La partita di domenica deve essere sentita come se giocassimo con Milan o Juve. Voglio lo stadio pieno, il Cagliari è di tutti i sardi e li rappresenta ovunque. Sentirsi partecipi del percorso della squadra è motivo d'orgoglio». Un appello a tutto tondo. Tra l'altro, al Sant'Elia si entra con tariffe che rimangono tra le più economiche dei campionati di A e B. Cellino rilancia. E scomoda orgoglio e fierezza: «Mio padre mi diceva che la Sardegna e i sardi ci avevano dato tanto. Io provo a restituire il piacere che deriva dal sentirsi uniti alla squadra. La sfida del nuovo stadio non è la scommessa di Massimo Cellino ma di tutti gli sportivi isolani. Con la nuova struttura - spiega il numero uno rossoblù - sarà più comodo e piacevole poter tifare Cagliari».

Sul fronte Karalis Arena-Santa Caterina di Elmas, potrebbero esserci novità a breve. Ma ora, quel che conta è stare al fianco di Cossu e soci nell'ora e mezza di domenica. Battere il Siena non sarà facile. Ma l'obiettivo è nitido: i Ficcadenti boys hanno i mezzi per proseguire la striscia positiva aperta dallo 0-0 con l'Udinese e proseguita con la vittoria di Lecce. Tra l'altro, il presidente rilancia: gli ingressi per Napoli e Lazio saranno ridotti per quanti comprano il biglietto per il Siena.

Per i toscani, come col Novara il 17 ottobre, il patron scomoda la scaramanzia. Con i piemontesi, per esorcizzare il numero 17, dal sito societario aveva chiesto ai tifosi di vestirsi di viola. Ed è stato accontentato. Col Siena raccomanda la benda sulla fronte. «A testimoniare fierezza e orgoglio dei sardi. Anche imprenditorialmente, siamo abili quanto gli altri. Ma crediamo poco in noi e tante sottomissioni ci hanno segnato. Dobbiamo voltare pagina in fretta e tutti assieme. A partire dalla partita col Siena». Una chiamata senza appello. Per prepararsi a fronteggiare al meglio Napoli e Lazio. «Se abbiamo il pubblico vicino possiamo provare a vincere con tutti». Di fatto, battere i bianconeri di Sannino è decisivo per proseguire il sogno tra i primi della classe. Un sogno che necessita dell'apporto di tutti gli sportivi sardi.
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