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Cagliari, più sciabola che fioretto

Roberto Muretto
Joaquin Larrivey e sotto Agazzi
Joaquin Larrivey e sotto Agazzi

Oggi a Cesena un test per verificare la legittimità delle ambizioni rossoblù - DIRETTA

26 ottobre 2011
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CAGLIARI. A testa alta con le grandi. Ora l'esame con avversari tecnicamente alla pari. Il Cagliari stasera se la vede col Cesena, squadra con i nervi a fior di pelle e la panchina dell'ex Giampaolo a rischio.

Una partita difficile, da giocare con la sciabola. E' fin troppo facile prevedere che i romagnoli scenderanno in campo pronti a tutto per strappare la prima vittoria. Il Cagliari dovrà rispondere con le armi che possiede: tecnica, personalità, sacrificio e determinazione. Solo così potrà superare a pieni voti anche questo test e continuare la cavalcata nelle zone nobili della classifica.

Limbo.
I rossoblù sono come un "imputato" in attesa di giudizio. Devono capire se possono coltivare ambizioni, o pensare solo alla salvezza. E' presto per esprimere giudizi di questo tipo, però il match col Cesena è uno di quegli esami intermedi da superare bene, altrimenti rischi di venire assalito dai dubbi. Contro una squadra che ha il fiatone, si vedrà se il Cagliari è capace di infliggere il colpo di grazia, oppure soffrirà la disperazione dei bianconeri.

Le scelte.
Ficcadenti ha recuperato Pisano e non dovrebbe cambiare la formazione schierata col Napoli. Il posto di Astori verrà occupato da Ariaudo, che proprio contro gli azzurri ha confermato di essere un difensore sul quale si può puntare a occhi chiusi. Il turnover può aspettare, anche se una novità dell'ultimo momento potrebbe esserci. E se per aumentare il peso dell'attacco il mister stesse pensando di inserire Larrivey e concedere un turno di riposo a Ribeiro? L'ipotesi non è poi così remota, anche se è più probabile che questo possa avvenire a gara in corso. Andrea Cossu giocherà dietro le punte, libero di muoversi tra le linee, pronto a scatenare la sua fantasia nelle ripartenze.

I romagnoli.
Marco Giampaolo è sulla graticola. Sa che una sconfitta col Cagliari potrebbe costargli la panchina. Il tecnico che con Cellino ha avuto un rapporto tormentato, sta così pensando di cambiare modulo e schierare il tridente. Eder, Martinez (in ballottaggio con Comotto) e Bogdani, con un centrocampo supportato da Candreva, Guana (o Djokovic) e Parolo. Il primo e l'ultimo la scorsa estate sono stati vicinissimi a sbarcare in Sardegna. Una squadra a trazione anteriore, costretta a rischiare qualcosa, ma con tante soluzioni offensive. Il Cesena lascerà degli spazi, si sbilancerà. Il Cagliari dovrà essere abile a sfruttare le situazioni favorevoli. Il Cossu visto contro il Napoli potrebbe diventare devastante.

Astinenza. La squadra sarda non segna da due partite. In casa con Siena e Napoli le occasioni sono state costruite ma non sfruttate. Nenè e Thiago Ribeiro sono più portati alla manovra che a puntare a rete. Giocano un po' troppo lontano dalla porta. Ficcadenti sta lavorando su questo aspetto, ma anche sugli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni bassi. Nenè non è ancora andato a bersaglio in questa stagione. Ha un'altra occasione per riuscirci.

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