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«A Casale serve lo spirito giusto»

Andrea Sini
Tony Easley e, a destra, Meo Sacchetti
Tony Easley e, a destra, Meo Sacchetti

Il coach della Dinamo, Meo Sacchetti, presenta la sfida di domani

21 gennaio 2012
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SASSARI. «Quello che abbiamo fatto sinora è appena al di sopra della sufficienza. Vediamo cosa saremo in grado di fare nel girone di ritorno». Meo Sacchetti guarda avanti senza sbilanciarsi.

Domani sera il Banco di Sardegna scende in campo in casa della Novipiù Casale Monferrato, che proprio ieri ha tesserato l'ala Jasmin Hukic, bosniaco con passaporto sloveno, che sostituirà l'infortunato Nnamaka (distorsione a un ginocchio). I piemontesi sono ultimi a quota 8 e un eventuale successo della Dinamo varrebbe doppio, anche nell'ottica degli scontri diretti. «Io invece penso che una vittoria ci porterebbe semplicemente a 18, quindi più vicini alla quota sicurezza», taglia corto Sacchetti.

«La classifica è molto strana - dice l'allenatore della Dinamo -. Casale si è ritrovata ultima perché ha perso diverse partite per un canestro, ma è una squadra in salute e tra le mura amiche è particolarmente insidiosa. Hanno perso con Siena al supplementare e non dimentichiamo che anche da loro, come a Sassari, c'è un pubblico molto caldo. Perciò non diamo niente per scontato».

Quali sono le caratteristiche della squadra di Marco Crespi dalle quali la Dinamo dovrà guardarsi maggiormente? «Loro sono molto bravi sul perimetro - dice il coach sassarese - e rispetto alla gara di andata hanno rivoluzionato l'assetto tattico: ora hanno un play bravissimo (Shakur, ndr) che sa far tirare i compagni con i piedi per terra, e poi hanno trovato sotto canestro un ottimo Chiotti».

Il fatto che la Dinamo abbia superato la boa di metà campionato in una posizione migliore rispetto allo scorso anno, non regala maggiore tranquillità a coach Sacchetti: «Non mi stancherò mai di dirlo: questo è un campionato strano. L'anno scorso a questo punto noi eravamo nella parte bassa della classifica, ma squadre come Biella e Montegranaro, che hanno virato a quota 20, poi si sono salvate all'ultimo secondo dell'ultima giornata. Quindi la lotta per la salvezza è ancora apertissima e non possiamo considerarci al sicuro».

L'anno scorso la Dinamo ha costruito la salvezza e soprattutto l'aggancio alla zona playoff soprattutto nell'ultima parte della stagione, con la crescita di Hunter e il salto di qualità di James White. In cosa può sperare di migliorare quest'anno? «Sino a questo momento complessivamente siamo un pelo oltre la sufficienza - dice Sacchetti -, nel senso che abbiamo fatto il nostro ma senza fare nulla di eclatante. Nel girone di ritorno mi aspetto di più da tutti, e mi aspetto qualche exploit della panchina. L'anno scorso quest'ultimo aspetto è stato spesso decisivo. Detto questo, mi aspetto più continuità da Hosley e sono sicuro che Easley, che sinora ha fatto vedere sprazzi molto buoni ma deve ancora capire il metro arbitrale, possa diventare decisivo».
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