Latte Dolce pronto per la sfida che conta
Domenica il primo match dei playoff nazionali di Eccellenza contro il Fregene. Scotto: «Per vincere ci vorrà anche il cuore»
SASSARI. Il Latte Dolce si prepara a vivere l'evento clou della sua straordinaria stagione, la prima sfida dei playoff nazionali di Eccellenza che domenica vedrà a Sassari il Fregene. Un'occasione storica per la matricola sassarese, che mai si è confrontata con avversarie della Penisola e ora si gioca niente meno che l'accesso alla serie D.
La strada però è ancora lunga, così come l'attesa. «Non scendiamo in campo da fine aprile – dichiara il tecnico sassarese Pierluigi Scotto – e in queste settimane non siamo riusciti a giocare neppure un'amichevole. Solo qualche partitella tra noi o con le formazioni giovanili, le partners di rango erano impegnate negli spareggi o avevano già chiuso la loro stagione. Abbiamo comunque lavorato tanto, col solito impegno e col morale alto, ma l'attesa è davvero lunga e mi preoccupa la mancanza del ritmo partita. Nelle ultime gare di campionato la squadra era in un gran forma, giocava bene e segnava tanto, poi solo tanti allenamenti (anche 5 alla settimana) ma nessun confronto vero. Il clima però è rimasto sereno e positivo, e questo periodo è servito per mettere a punto qualche aspetto tattico». L'annata biancoceleste è iniziata il 6 agosto e "rischia" di concludersi, se tutto andrà per il meglio, il 16 giugno: una full immersion nel pallone che non sembra pesare al Latte Dolce, anzi lo esalta. Il gruppo atleticamente è in buona condizione e le ambizioni sono sempre forti, supportate dagli ottimi risultati ottenuti. Adesso c'è la prova regina, 180' contro la formazione laziale che non è certo una sorpresa come quella sassarese ma è stata allestita per puntare al salto di categoria. «Ho cercato di studiare il Fregene in video - dice Scotto - e ho capito che affronteremo un avversario di qualità, pericoloso ed esperto, completo in ogni reparto e con diversi elementi, soprattutto i tre argentini, in grado di fare la differenza. Però mi è sembrata anche una squadra un po' compassata, che soffre la pressione e proprio in questo dovremo essere bravi: mantenere i ritmi alti per metterla in difficoltà. Dovremo interpretare bene la gara per poterci giocare il passaggio del turno, sfruttando le nostre caratteristiche e i nostri pregi senza atteggiamenti speculativi. La nostra forza è sempre stata non cambiare mai pelle, anche nei momenti difficili e senza guardare il nome dell'avversario. Non modificheremo il nostro modo di giocare e poi per vincere conta anche il cuore, come abbiamo dimostrato battendo l'Olbia che per uomini, mezzi e ambizioni può essere paragonata ai laziali».
E' uno svantaggio disputare la prima partita in casa? «Chi può dirlo - risponde Scotto -, la risposta potrà darla solo il campo. Però mi aspetto una spinta importante dagli sportivi sassaresi, che dovranno sostenerci in questa avventura, e un Latte Dolce all'altezza. Per i nostri ragazzi sarà un'esperienza formidabile, che va oltre il risultato».
Sandra Usai