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L’eden del parapendio è il cielo dell’Anglona

Mauro Tedde
L’eden del parapendio è il cielo dell’Anglona

Sedini, l’esperienza del campione mondiale Anthony Green. Nella Valle del Coghinas è nata una struttura attrezzata - FOTO

15 luglio 2013
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SEDINI. «It’s wonderful to fly in Sardinia» commenta Anthony appena tornato con i piedi per terra dopo uno dei primi voli di “assaggio” del maestrale isolano. Lui di vento e di luoghi mozzafiato se ne intende. Dalla California, dove è nato, sta girando da anni il mondo per librarsi in volo nei siti più affascinanti e più adatti a far gonfiare il suo parapendio, che indossa e maneggia ormai come una parte del suo corpo. Anthony Green, 26 anni, è uno dei più spericolati flyers in circolazione. Da qualche anno vive a Parigi dove studia nell’università americana.

Con il suo fratello gemello Timothy nel 2009 ha vinto il campionato mondiale di volo acrobatico sincronizzato. I gemelli Green hanno anche inventato una nuova manovra, la sincro sat-spiral, spericolata e spettacolare. Appeso a quella vela leggerissima in effetti Anthony compie delle spaventose evoluzioni andando a ficcarsi nelle situazioni più rischiose. Da qualche giorno è in Sardegna per conoscere il mondo del volo su parapendio nella nostra isola che pare stia diventando una meta molto ambita dagli specialisti. Con la sua compagna, che scrive per una rivista specializzata, e sta realizzando un servizio dedicato interamente alla Sardegna.

Uno dei primi sopralluoghi lo hanno voluto fare a Sedini nel campo di volo realizzato da un gruppo appassionati del posto a Littigheddu, uno stupendo costone roccioso affacciato sulla piana di Valledoria e sul Golfo dell’Asinara ed esposto meravigliosamente (per loro) al maestrale. Da circa due anni la struttura attrezzata di Carmelo Sanna e dei suoi Grifoni Fly (una ventina sinora gli iscritti) offre la possibilità a tutti gli appassionati di parapendio e di deltaplano (per i quali è stata realizzata una pedana di lancio) di cimentarsi in questa affascinante disciplina sportiva. Il luogo è da brividi. L’area di lancio è affacciata su un pauroso costone trachitico che precipita sulla folta vegetazione e poi sempre più giù sui campi coltivati fra Castelsardo e Valledoria, davanti a monte Ussoni e alle spiagge che circondano la foce del Coghinas. Un vero paradiso per i flyers, che arrivano sempre più numerosi da ogni parte del mondo e che ha già ospitato stupende manifestazioni dedicate al volo.

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