La Nuova Sardegna

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Espugnato Marassi, è Pasqua di salvezza

di Roberto Muretto
Espugnato Marassi, è Pasqua di salvezza

Sau e Ibarbo replicano a De Maio, primo successo esterno

20 aprile 2014
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INVIATO A GENOVA. Dopo il gol di De Maio, per il Cagliari sembrava notte fonda. Soprattutto quando il Genoa ha sfiorato a più riprese il raddoppio. Invece i rossoblù hanno reagito, hanno messo sul campo cuore e anima, portando a casa tre punti di platino e il primo successo esterno della stagione. L’ultimo «colpo» il 17 febbraio 2013, 0-2 a Pescara.

Sau ha messo dentro il gol del pari nel finale del primo tempo, mentre il sigillo lo ha piazzato Ibarbo con una prodezza nella ripresa. La salvezza dei rossoblù ora è in cassaforte. Manca solo il conforto della matematica. Il Cagliari ha mandato un segnale importante ai tifosi e al presidente Cellino, che aveva parlato di squadra a pezzi fisicamente e moralmente. E' una bella Pasqua quella rossoblù, che si sono tolti una soddisfazione e qualche sassolino dalle scarpe.

Le scelte. Rispetto alla formazione annunciata c'è una novità. Gioca Dessena dal primo minuto. Il centrocampista, che solo venerdì si è aggregato al gruppo, viene preferito a Tabanelli. Confermato il tridente Ibraimi-Sau-Ibarbo. In panchina c'è Nenè ma non Pinilla. Cossu sta ancora fuori ma dopo le parole del presidente, che lo ha praticamente "pensionato", difficilmente troverà spazi da qui alla fine. E a giugno saluterà perché allo stato attuale non c'è nessuna possibilità che gli venga rinnovato il contratto.

Gasperini schiera il Genoa con il 3-4-3 . In campo c'è Konate e non Fetfatzisid, scelta fatta all'ultimo momento. Per il resto solo conferme. Gilardino e Sculli completano il tridente.

Doccia fredda. Nemmeno il tempo di prendere posizione in campo che il Genoa è già in vantaggio. Angolo, Gilardino batte di testa a colpo sicuro, Avramov respinge sui piedi di De Maio che mette dentro. I giocatori del Cagliari protestano per una posizione irregolare del difensore ligure, ma c'è un cenno di intesa tra l'arbitro e il suo collaboratore, Celi indica il centrocampo, convalidando la rete. I rossoblù sardi sbandano e rischiano di subire ancora. Astori salva sulla linea respingendo la conclusione di uno scatenato Gilardino. La differenza in questa fase la fa l'approccio alla gara. La squadra di Gasperini è determinata, "cattiva", quella di Pulga poco aggressiva, quasi impaurita e di conseguenza ha la peggio su quasi tutti i contrasti.

Conti nel mirino. Il capitano ieri ha fatto 312. Sono le presenze in serie A (ha superato Nenè) con la maglia del Cagliari. Nessuno meglio di lui in rossoblù. Dopo l'episodio dell'andata, battibecco con Manfredini ed espulsione del genoano, i tifosi del Grifone se la sono legata al dito. Fischi e insulti per lui ogni volta che entra in possesso del pallone. Questa volta il suo comportamento è senza macchie.

La risposta. Passata la bufera, il Cagliari si sistema meglio in campo e avanza il baricentro. Ibarbo sembra ispirato, Sau e Ibraimi si muovono tantissimo per non dare punti di riferimen to. De Maio che aveva sbloccato la gara, commette un erroraccio in disimpegno, Sau non si fa pregare, si presenta davanti a Perin , lo scavalca con un tocco sotto, appoggiando la palla in rete. E un gol meritato perché nella seconda parte del primo tempo i sardi sono a lungo padroni della partita.

Pisano in barella. In avvio di ripresa Pisano si accascia al suolo. C'è preoccupazione, vengono chiamati i soccorsi. Il difensore ha preso una botta e ha “inghiottito” la lingua. Rischia di soffocare ma il medico rossoblù risolve tutto in un attimo. Al posto del difensore entra Perico. Gasperini risponde con Cofie per uno spento Konate, rinforzando un centrocampo in affanno. Il Genoa fa fatica a prendere le redini del gioco, il Cagliari fa girare bene la palla. Sau e Ibarbo continuano a dialogare bene e un paio di volte si avvicinano pericolosamente alla porta difesa da Perin. .

Colpaccio. La fiammata decisiva la producono Sau e Ibarbo nel finale. Il "piccoletto" sfrutta un'indecisione della coppia Burdisso-De Maio, Perin respinge e Ibarbo si produce in un conclusione al volo che si infila nel palo opposto. E' una mazzata per il Genoa e la rete che vale la salvezza per i sardi. Non è ancora matematica, ma forse 36 punti sono sufficienti per brindare.

Il Cagliari torna a casa contento, rimandando alla prossima stagione la rivincita del Genoa.

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