La Nuova Sardegna

Sport

Banco, arriva anche la firma di Sosa

di Roberto Sanna
Banco, arriva anche la firma di Sosa

Dopo qualche giorno di stallo si sblocca la trattativa con l’esterno dominicano: ora mancano i colpi più importanti

08 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Alla fine la firma annunciata giovedì scorso dalle indiscrezioni del web è arrivata: Edgar Sosa è un giocatore del Banco di Sardegna. E a questo punto aspettiamo i botti finali: mancano il primo playmaker, il pivot e un’altra ala, per qualcuno potrebbe anche essere una questione di giorni mentre per il lungo la società potrebbe seguire le indicazioni di Meo Sacchetti e fare una scommessa guardandosi bene in giro. Il coach biancoblù, cher ha caldeggiato fortemente l’arrivo di David Logan, ha però posto come punto di partenza per la rifondazione del gruppo degli stranieri il playmaker. Sono arrivati tanti giocatori, nessuno è il sostituto di Travis Diener, ma è chiaro che un investimento importante verrà fatto in quello spot.

Edgar il caldo. Lo abbiamo conosciuto a Biella in quintetto, giocatore capace di grandi numeri, caratterialmente “caliente”, poi la sua carriera si era fermata a causa di un grave infortunio (frattura di una gamba) al preolimpico americano che lo ha tenuto fermo per un anno quando aveva già firmato un contratto con la Sutor Montegranaro. Sosa è una combo-guard di 1,90 per 80 kg di peso, cresciuto a New York ma di famiglia dominicana (ha il doppio passaporto), college a Lousville dove è stato in squadra con Samardo Samuels, ed è rispuntato ad alti livelli la scorsa stagione Germania nell’Ulm Ratiopharm mettendosi in evidenza in Eurocup (il Ratiopharm, come la Dinamo, è stato eliminato negli ottavi di finale) dimostrando di aver superato l’infortunio. Partendo dalla panchina ha dimostrato di essere un giocatore capace di entrare subito nel clima della partita, grazie anche alla rara capacità di produrre tanto in punti e assist anche con un minutaggio contingentato. In Eurocup ha avuto le cifre migliori nelle Last 32, chiuso a 14,7 punti di media e 3,8 assist con uno strabiliante 61,8% da tre punti. Da segnalare in particolare le sue performance nelle due gare contro Cantù: 24 punti con 7/8 da tre nella prima, 22 con 4/6 da tre nella seconda. Una curiosità: a Sassari ritroverà in squadra Massimo Chessa, suo compagno a Biella nella stagione 2010/11 assieme a Jeff Viggiano con Massimo Cancellieri in panchina.

Le prospettive. Siamo alla resa dei conti. Nel senso che l’anno I dopo i Diener potrà uzzicialmente cominciare quando arriveranno i loro sostituti. David Logan sarà quello di Drake (e in certe cose, come l’esperienza e la capacità di fare canestro nei momenti importanti, può essere assimilabile)ma la curiosità è tutta sul nome di chi prenderà il posto di Travis. Di fatto la torta è ricca e sostanziosa, sono arrivati giocatori importanti e di qualità, è il momento di guarnirla e mettere la ciliegina (o le ciliegine). In panchina ci sono già il gruppo dei cinque italiani, Sosa e Todic, di fatto è completa. Logan e Brooks sono gli unici nomi certi, ne mancano tre. Per il play si parla adesso più di Jerome Dyson che di MarQuez Haynes (se favvero ha offerte da mezzo milione di dollari è ormai perso), resta in ballo il nome anche di Mike Green che sta lanciando segnali ammiccanti su Twitter rispondendo “Perché no?” ai tifosi sassaresi. Poi però scopri che la stessa risposta la dà a quelli delle altre squadre e siamo punto e a capo, non si capisce quanto sia vera la pista che porta all’ex play di Cantù e Varese. E i problemi nel suo caso sono sicuramente lo stipendio (molto alto) e la possibile compatibilità col gioco di Meo Sacchetti.

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative