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Formenti: «Ora più che mai ci serve la spinta del pubblico»

di Andrea Sini
Formenti: «Ora più che mai ci serve la spinta del pubblico»

INVIATO A REGGIO EMILIA. «Siamo nuovamente partiti male, abbiamo compromesso la partita. Reggio in queste due partite ha fatto tutto quello che doveva fare, noi un po’ meno». Edgar Sosa non si...

17 giugno 2015
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INVIATO A REGGIO EMILIA. «Siamo nuovamente partiti male, abbiamo compromesso la partita. Reggio in queste due partite ha fatto tutto quello che doveva fare, noi un po’ meno». Edgar Sosa non si nasconde e fa immediatamente autocritica. «Loro sono stati bravi, quando giocano in casa hanno grande fiducia e sicuramente noi li abbiamo aiutati sin troppo a entrare in ritmo – dice il play dominicano –. Dobbiamo migliorare sotto tutti i punti di vista, perché subiamo troppi canestri e non siamo abbastanza fluidi in attacco. Però la serie non va archiviata. Dobbiamo migliorare, preparare ancora meglio le prossime partite e cercare di non commettere errori banali. In casa nostra credo che andrà in un’altra maniera».

«Serve qualcosa di diverso – sottolinea Brian Sacchetti –, serve una scintilla a livello mentale ma anche tanto altro. Rispetto alla prima partita secondo me abbiamo fatto qualcosa di positivo, ma ovviamente non basta. Serve più ritmo, più cattiveria, non possiamo concedere tiri così facili ai nostri avversari. Poi in trasferta diventa tutto più difficile, loro entrano in gas e giocano con grande tranquillità. Dobbiamo cambiare marcia in casa, questa serie non è chiusa e siamo benissimo in grado di rimetterci in carreggiata».

Matteo Formenti gira il coltello nella piaga. «Non c’è stata la reazione che noi per primi ci saremmo aspettati – dice l’ex giocatore di Casale e Brindisi –. Giocare in questo modo non va proprio bene, siamo stati travolti per due partite di fila e non siamo stati in grado di reagire in maniera adeguata. La sfida con Milano era carica di tensione e in quel clima anche noi siamo forse riusciti a dare il meglio, tirando fuori quasi sempre il massimo. In questa sfida c’è meno tensione, almeno da parte nostra. Ora che la serie si sposta a Sassari dobbiamo ritrovare la carica anche con l’aiuto dei nostri tifosi».

«Questa non è certamente la Dinamo che conosciamo – commenta sconsolato Kenny Kadji –. Sappiamo di poter dare molto di più e l’abbiamo dimostrato in passato. Però in queste due partite non abbiamo quasi mai fatto ciò che avremmo dovuto e non abbiamo giocato con intensità. Le prossime due partite sono le più delicate della nostra stagione e non possiamo fallirle. Cerchiamo di risolvere i problemi e dare di più in campo».

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