La Nuova Sardegna

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Jerome Dyson, l’eterna speranza di una redenzione

dall’inviato

Ieri l’americano non ha segnato nemmeno un punto Domani l’ultima occasione per una svolta alla stagione

17 giugno 2015
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REGGIO EMILIA. Più che un personaggio, Jerome Dyson sta diventando un non-personaggio. Discusso per tutta la stagione, era sempre riuscito a riprendersi con qualche squillo importante. I playoff potevano essere la sua redenzione definitiva, invece è sempre stato ai margini. Mai decisivo, a volte anonimo, altre addirittura dannoso. Come ieri, quando non solo ha chiuso a zero punti ma ha anche tirato appena sei volte, lui che doveva essere il fulcro dell'attacco.

Non è mai stato un uomo da grandi percentuali, non lo sarà mai, era stato preso soprattutto per avere un piccolo capace di reggere fisicamente l'impatto degli avversari. Nei playoff però le sue percentuali sono crollate miseramente: nel tiro da due punti è passato dal 47 al 31 per cento, in quello da tre addirittura è riuscito a peggiorare il 27,9 fino al 17,7 per cento con appena 11 triple in 13 partite. In più continua a non saper leggere le difese avversarie, salta l'uomo e poi va dritto in area dove i i lunghi lo aspettano e lo fanno rimbalzare indietro, Reggio lo sta raddoppiando col lungo e lui butta via la palla. In più quando va dentro non è esattamente tutelato dagli arbitri, che non fischiano le bastonate che gli avversari non lesinano. E lui, in queste situazioni, va fuori di testa.

Non è ancora finita, così come tutta la squadra anche Dyson ci ha abituato a improvvise resurrezioni, ma il tempo sta scadendo, domani può essere l'ultima chance. Di sicuro la Dinamo non può regalare quello che poteva essere il suo miglior giocatore.(r.s.)

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