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Ko al sonnifero e l’Italia perde il posto fra le big

di Alessandro Bernini
Ko al sonnifero e l’Italia perde il posto fra le big

Bonucci prende il palo, Eder segna per il Portogallo Gli azzurri fuori dalle teste di serie per Russia 2018

17 giugno 2015
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Amichevole. Bella parola, la leggi e ti sembra di abbracciare qualcuno. Peccato che stavolta invece dell’abbraccio abbiamo preso una bella pedata nel sedere. All’Italia serviva una vittoria per essere testa di serie in vista del mondiale in Russia, invece è arrivata una sconfitta. Clamorosa per certi versi. La prima della gestione Conte.

Incubo ranking. Spieghiamo meglio quello che succede adesso. Con questa sconfitta l’Italia lascia alla Croazia la posizione numero 9 nel ranking in vista delle qualificazioni ai mondiali di Russia 2018, l’ultima che garantiva di partire come testa di serie nel sorteggio dei gironi.

Così invece siamo finiti in seconda fascia. Cosa significa? Che nel girone di qualificazione rischiamo di trovarci una tra Germania, Olanda, Belgio, Inghilterra o Spagna. Nella migliore delle ipotesi Croazia, Galles, Romania o Portogallo. Il guaio è che da questa edizione si qualificherà solo la prima del girone, mentre le seconde finiranno nei playoff. Il nostro percorso verso Russia 2018 sarà dunque già in salita.

Poco gioco, niente gol. È stata un’Italietta, sotto ogni profilo. Lontana parente di quella feroce e con la bava alla bocca che aveva lottato venerdì sul campo di Spalato.

Eppure di fronte c’erano un Portogallo senza Cristiano Ronaldo, con Nani in panchina, squadra che storicamente si diverte a giocare ma non ha un cuore che batte

Non si è visto gioco, poco movimento, la miseria di tre, quattro tiri verso la porta, mai un guizzo anche quando a inizio ripresa il Portogallo è passato in vantaggio. In dieci partite della gestione Conte, l’Italia ha segnato nove reti: sarà bene tenerne di conto.

Impatto molle. Una partita del genere andava affrontata con altro spirito. Per la serie: voi giocate una amichevole, noi no. Invece l’Italia ha fatto un po’ di scena nei primi minuti, poi ha abbassato subito i ritmi. Per la gioia di un Portogallo che quando non è pressato va a nozze, visti i tanti palleggiatori.

Un sinistro a lato di Bertolacci e un destro a girare di El Shaarawy fuori di poco, sono stati davvero lampi nel buio. Anzi, l’occasione più ghiotta del primo tempo l’ha avuta proprio il Portogallo e meno male che sulla linea di porta Ranocchia ha salvato tutto.

Tanta, troppa difficoltà nella manovra. Con Candreva completamente fuori dal gioco, Pirlo trascurato, attaccanti mai messi in condizioni di pungere.

L’altro Eder. Il gol cercato, in realtà l’abbiamo incassato ben presto a inizio ripresa. Ha segnato l’Eder sbagliato (il nostro, quello della Samp, è rotto), tale Éderzito António Macedo Lopes che gioca nel Braga e in carriera aveva segnato solo una volta in nazionale. Clamoroso l’errore di Bonucci che ha perso completamente l’uomo sul cross di Quaresma.

La reazione è stata misera, Conte ha provato a mettere dentro Vazquez, Gabbiadini, Sansone, è passato anche al 4-2-4, suo vecchio amore col quale si fece notare a Bari. Tutto inutile. Un tiro di Darmian e uno di Gabbiadini, due pizzicotti al Portogallo, di quelli che però non ti lasciano neanche il segno.

Il segno invece lo lascia questa sconfitta. È vero, ci sarà tempo per pensare ai Mondiali 2018, ma intanto ricordiamoci che le nostre disgrazie in Brasile sono iniziate proprio quando abbiamo perso il pass come testa di serie. Non vorremmo che il passato fosse la torcia che ci illumina il futuro.

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