La Nuova Sardegna

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Trent’anni fra i cadetti sempre con risalite rapide

di Enrico Gaviano
Trent’anni fra i cadetti sempre con risalite rapide

Nel 1931 la prima volta nella seconda serie, l’ultima nel periodo 2000-2004 Dagli allenatori Erbstein, Winkler e Ranieri ai presidenti Amarugi e Cellino

05 settembre 2015
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CAGLIARI. Questo che sta per iniziare per il Cagliari sarà il trentesimo campionato di serie B. Una galoppata iniziata nel 1931, con la prima promozione nella serie cadetta grazie allo spareggio vinto contro la Salernitana. Da allora i rossoblù hanno conosciuto momenti esaltanti con 5 promozioni in A, ma anche tante e amarezze: tre retrocessioni, e due spareggi per la promozione in A perduti.

Gli albori. Dieci anni dopo la sua fondazione, il Cagliari sale per la prima volta nella serie cadetta. Ci rimarrà per quattro stagioni consecutive, dal 1931 al 1935 . L’allenatore è l’ungherese Ernest Erbstein, eroe della prima promozione in B e che poi diventerà tecnico del Torino, morendo con i granata nella tragedia di Superga. La squadra vede in Aldo e Tonino Fradelloni gli idoli dei tifosi. Si gioca nel campo di via Pola, dove oggi sorge la Mediateca del Mediterraneo. Una storia che si conclude nel 1935 con il ritorno nei tornei regionali causa problemi finanziari.

Il dopoguerra. Il Cagliari ritorna in B nel 1947, allenato da un altro straniero, Robert Winkler. Resta in B una sola stagione. Ma nel 1951-52 nuova promozione con Federico Allasio allenatore (il padre dell’attric e Marisa) e il bomber Erminio Bercarich in attacco. Due anni dopo, secondo posto dietro il Catania e spareggio con la Pro Patria, purtroppo perso. Nel 1960 la retrocessione, ma già nel 1962 il ritorno in B. Altri due anni e arriva, grazie a Sandokan Silvestri allenatore e alla presenza di giocatori del calibro di Gigi Riva, Franco Rizzo e Ricciotti Greatti la-+ prima storica promozione in serie A.

La caduta.Nel 1976, dopo 12 stagioni e uno scudetto, il Cagliari torna in B. Ci resta tre stagioni, poi con il condottiero Gigi Piras in attacco e Mario Brugnera regista difensivo, nel 1978-79, il ritorno nella massima serie. Quattro stagioni in A poi il ritorno in B sotto la presidenza Amarugi. Altri 4 tornei nella serie cadetta e poi nel 1986-87 l’amaro ritorno in C dopo 25 anni. Il purgatorio però dura solo due stagioni, con la riaccesa rivalità con i cugini della Torres che nella prima stagione chiudono addirittura davanti al Cagliari. Ma nella successiva il Cagliari di Claudio Ranieri si rifà finendo al primo posto e risalendo in B mentre la Torres di Gianfranco Zola è quarta.

L’era Cellino. I rossoblù, matricole della B, infilano con claudio Ranieri subito la promozione in serie A. Dopo un anno, nel 1992, arriva alla presidenza Massimo Cellino, che prima porta la squadra alla semifinale Uefa, poi però dovrà ingoiare l’amarezza di due retrocessioni in B. Alla prima, dopo l’infausto spareggio di Napoli contro il Piacenza, rimedia nell’arco di una sola stagione. La seconda, nel 2000, gli costa ben 4 stagioni nella serie cadetta. Fra alti e bassi, sino al 2003-2004, quando con l’arrivo di Gianfranco Zola, supportato dai gol di David Suazo, c’è la nuova promozione in A.

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