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Vince l’Olbia all’88’ ma l’Arzachena è ok

Vince l’Olbia all’88’ ma l’Arzachena è ok

I bianchi fanno festa con Ribeiro, gli smeraldini restano primi

09 novembre 2015
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OLBIA3

ARZACHENA2

OLBIA: Van Der Want 6, Cacciotti 6, Negrean 6.5, Steri 6.5, Peana 6, Miceli 6, Ricciardi 6, Falasca 6 (22’st Brenci 6.5), Formuso 7 (35’st Ribeiro 6.5), Molino 6.5, Mastinu 7 (43’st Aloia s.v.). A disposizione Mazzoleni, Tricoli, Brenci, De Cicco, Cejas, Marro, Riehle. Allenatore: Oberdan Biagioni

ARZACHENA: Ruzzittu 6.5, Petrone 5.5, Atzei 6, Bonacquisti 6.5, Brack 5.5 (43’st Fideli s.v.), Boi 6, Castaldi 6, Manzini 6 (16’st La Rosa 6.5), Sanna 6.5, Branicki 6, Oggiano 6. A disposizione Sordi, Rossi, Dedola, Spina, Galli, Cavallaro, Mulas. Allenatore: Mauro Giorico

ARBITRO: Michele Somma di Castellamare di Stabia.

RETI: 15’pt Sanna, 27’pt Formuso, 45’pt Mastinu, 29’st La Rosa, 43’st Ribeiro

NOTE: stadio Bruno Nespoli, spettatori 450 circa. Ammoniti: Peana, Formuso, Brenci, Manzini, Bonacquisti, Atzei, La Rosa. Espulsi: nessuno. Corner: 4-2 per l’Olbia. Recuperi: 1’pt, 4’st

OLBIA

Orologio in una mano, cuore bloccato in gola. Questa è una di quelle partite che ti fanno penare fino all’ultimo minuto. Basti pensare che il gol decisivo (dopo altri quattro) è arrivato all’88’. Lo ha segnato un attaccante che non aveva quasi mai giocato: Gabriel Luiz Ribeiro, brasiliano, fino a ieri pomeriggio poco conosciuto dalle parti del Bruno Nespoli. Il suo urlo di gioia ha chiuso il derby gallurese. A vincerlo per 3-2 è stata l’Olbia, brava a rimontare lo svantaggio iniziale e a crederci fino all’ultimo. L’Arzachena, invece, ha perso il super match ma almeno ha mantenuto la testa della classifica. A condire di curiosità lo spettacolo sono stati poi gli ex: Giuseppe Mastinu e Luca La Rosa, entrambi a segno davanti ai loro ex tifosi. A finire sulla tabella dei marcatori anche Loris Formuso e Andrea Sanna.

Le scelte. Le formazioni non generano sorprese. Oberdan Biagioni schiera il 4-3-3. Wan Der Want in porta, davanti a lui i centrali Peana e Miceli, sulle fasce Negrean e Cacciotti. A centrocampo Steri, Falasca e Ricciardi, mentre in attacco ci sono Molino, Mastinu e Formuso (al posto dell’infortunato Giglio). Mauro Giorico, invece, conferma il 4-4-2. Mette Ruzzittu in porta, Boi e Brack centrali e Petrone e Atzei esterni. Davanti alla difesa Bonacquisti, Manzini, Castaldi e Oggiano, in attacco Branicki e Sanna.

Arzachena avanti. La partita è tosta. Non è bella ma almeno diverte il pubblico. L’Arzachena ci mette subito il fisico e aspetta il momento giusto per colpire. L’Olbia invece costruisce poco di più ma non riesce a mettere troppa paura alla difesa smeraldina. Comunque il risultato si sblocca presto, dopo appena un quarto d’ora. L’Arzachena batte una rimessa laterale, Castaldi serve Branicki che di testa consegna il pallone direttamente a Sanna: indisturbato l’attaccante firma il rasoterra e porta la sua squadra in vantaggio.

Rimonta Olbia. L’Olbia non si deprime e va in cerca del pareggio. Ma è l’Arzachena a mettere maggior paura quando si porta dalle parti di Van Der Want. Questo però fino al 27’: Peana inventa un bel cross dalla fascia destra, Formuso si tuffa e di testa la butta dentro. È l’1 a 1. Ora è l’Olbia ad apparire più sicura di sé. La squadra di Oberdan Biagioni sa che può fare male e corre quindi a caccia del raddoppio. Al 35’, per esempio, Mastinu di tacco serve Formuso che però spara alto da ottima posizione. E mentre ci si prepara al duplice fischio dell’arbitro, ecco che il Bruno Nespoli vibra per la seconda volta. È il 45’: Ricciardi serve Mastinu, che poi stoppa il pallone e di sinistro buca la porta difesa da Ruzzittu.

Ripresa incandescente. L’Arzachena torna in campo col dente avvelenato. E subito si lancia verso la porta difesa da Van Der Want. Ci provano sia Branicki che Sanna, ma niente da fare. Poi Mauro Giorico sceglie: fuori Manzini e dentro La Rosa, super ex della partita. Una decisione azzeccata. Al 29’, infatti, Luca La Rosa riceve palla da destra e poi colpisce dritto in porta. È il gol del 2 a 2. Ma il derby non finisce qui. Quando il pareggio sembrava ormai deciso, la partita la risolvono due neo entrati: Brenci scambia con Ribeiro che di potenza punta il palo più lontano. Il suo è un gran gol. Un colpo che chiude il derby e che fa esultare il Bruno Nespoli come non succedeva ormai da tempo.

La classifica. L’Arzachena di Mauro Giorico, che veniva dal clamoroso 4-0 rifilato al Grosseto, con la sconfitta di ieri non perde comunque il primato. È sempre lassù a quota 23, a più 2 su Rieti, Grosseto e Albalonga (che ha perso). L’Olbia, che ha centrato la terza vittoria consecutiva dopo quelle con Muravera e Astrea, si sta pian piano avvicinando alla fascia più alta della classifica: ora ha 16 punti (ha anche acchiappato la Torres) e ieri pomeriggio ha dimostrato di essere guarita. Domenica prossima l’Olbia giocherà in casa del buon Cynthia, l’Arzachena tornerà invece al Biagio Pirina per ospitare (e tenere lontano) il forte Rieti.

Dario Budroni

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