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Giorico: «La mia Torres è ad Arzachena»

Giorico: «La mia Torres è ad Arzachena»

«Ho bei ricordi dell’avventura in rossoblù, ma di quella squadra non c’è più nessuno. Molti mi hanno seguito in Gallura»

06 febbraio 2016
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ARZACHENA. Si presenta per la prima volta da avversario sul campo che lo ha visto come l’allenatore che ha riportato la Torres in serie D. Per Mauro Giorico, mister dell’Arzachena, la gara di domani pomeriggio a Sassari è una partita speciale anche se lui dice diversamente. «Da quell’esperienza – queste le parole di Mauro Giorico – sono passati pochi anni, ma nonostante questo, di quella Torres non c’è più niente, neanche il magazziniere. Sappiamo benissimo di andare a giocare un derby contro un avversario che aveva fatto benissimo sino alla scorsa settimana. Poi la sconfitta di Viterbo e il giorno dopo la mazzata della penalizzazione di quattro punti hanno fatto si che ci troveremo di fronte una squadra molto arrabbiata per quanto successo. E sono sicuro che i sassaresi scaricheranno la loro amarezza in campo»

«Noi però ci stiamo preparando al meglio per questa gara – continua Giorico –, ma la formazione non l’ho ancora decisa: la rifinitura di stamattina mi farà sciogliere gli ultimi dubbi sull’undici titolare che scenderà in campo domani pomeriggio. Sarà comunque una squadra che proverà a vincere».

Mister Giorico, quanto può essere determinante nella fila della Torres, l’assenza di Giacomo Demartis, uomo squadra e capitano, senza dimenticare che è anche un ex dell’Arzachena?

«Prima di tutto bisogna ricordare che nell’Arzachena oltre a me ci sono Joseph Manzini, Andrea Sanna e il prof Wiliam Sciacca che sono tutti ex come Demartis, penso che per Giacomo parla la sua carriera contraddistinta da tanti campionati da protagonista anche in Lega Pro. Se gli hanno dato la fascia di capitano ed è l’uomo squadra un motivo ci sarà. Però sono sicuro che chi prenderà il suo posto farà di tutto per non farlo rimpiangere».

Che partita sarà?

«Conosciamo bene il valore della Torres e quello che ha fatto soprattutto nelle ultime gare prima di quella di Viterbo: noi cerchiamo di giocare come sappiamo fare con la convinzione che giocando come nostro solito, possiamo uscire da questa trasferta sassarese con un risultato positivo. Se non dovesse accadere complimenti alla Torres per averci battuto».

Per spegnere i facili entusiasmi che si sono creati durante il girone di andata, ha sempre affermato che l’obiettivo principale dell’Arzachena era quello di conquistare la salvezza: raggiunto tale traguardo adesso qual è il prossimo obiettivo ?

«Siamo secondi con 44 punti e adesso ci siamo prefissati di battere il record di punti dell’Arzachena in serie D che è di 53. Ci servono dieci punti per raggiungere quel traguardo e io credo che riusciremo a superarlo abbondantemente: se poi arriverà anche qualcosa di più importante, noi non ci tireremo indietro, anche se sappiamo benissimo che ci sono squadre meglio attrezzate di noi che si sono rinforzate ulteriormente anche nel mercato di dicembre per tentare il salto di categoria nel calcio professionistico».

Paolo Muggianu

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