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Olbia avanti tutta, affondata l’Astrea

Olbia avanti tutta, affondata l’Astrea

Un altro passo verso i playoff e tanto entusiasmo: ad illuminare la scena l’ex Cagliari Andrea Cossu, in grande condizione

07 marzo 2016
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OLBIA. Mutuando la famosa frase latina di Seneca, per l'Olbia "per aspera ad Astr...ea". Nella domenica delle conferme arriva una vittoria contro l'Astrea per 3-1 che significa, tra qualche asperità, un altro passo verso i playoff. E l'Olbia, di fronte a una gara in cui aveva tutto da perdere, ritrova anche il suo astro più luminoso: Andrea Cossu illumina la scena con tocchi deliziosi e un livello tecnico che per la serie D rappresenta un lusso. Con l'ex Cagliari che ha raggiunto una condizione fisica all'altezza, l'Olbia potrebbe credere anche nell'impresa. Il primo posto della Viterbese, che significa promozione diretta, senza passare per la Caienna dei playoff, dista 9 punti. Apparentemente un'enormità, ma con lo scontro diretto in casa il 17 aprile, i bianchi di Mignani possono fare un pensiero al miracolo. Guardando in alto, fino a toccare la vetta.

Modulo confermato. Che l'Astrea, ultima con 10 punti di svantaggio sulla penultima, il Cynthia, non sarebbe stata la classica Cenerentola, si è capito dai primi minuti. Un 3-5-2 che in fase di non possesso si trasformava anche in un 5-4-1, con i laterali abbastanza bloccati. L'Olbia di Mignani ha risposto col solito 4-3-1-2 ormai mandato a memoria, con Cossu trequartista libero di partire dalla fascia (indifferentemente destra e sinistra) per accentrarsi e con la novità di Geroni nel ruolo del vecchio metodista, a tessere le trame di gioco. La conseguenza diretta è l'avanzamento di Piredda nel ruolo di mezz'ala sinistra, con Coloritti dalla parte opposta.

Partenza lenta. I primi venti minuti passano con l'Olbia che fraseggia in modo preciso ma poco incisivo e l'Astrea che si difende con ordine. Che sia la partita di Cossu, però, lo si capisce al 20' del primo tempo, quando un lancio preciso di Geroni trova "il piccoletto" tra le linee, che con un pallonetto coglie la traversa sull'uscita disperata di Placidi. L'occasione funziona come una sferzata di vento gelido in un'afosa serata d'estate e dopo 10' arriva il vantaggio dell'Olbia: Piredda trova un passaggio filtrante per Cossu che, in posizione di fuorigioco, si disinteressa del pallone ingannando tutta la difesa dell'Astrea e favorendo il cross dalla sinistra di Molino, che trova Mastinu solo al centro dell'area per il gol dell'1-0.

L'Olbia dilaga. Violato il fortino, l'Olbia invade il campo avversario. Dopo un minuto ancora Cossu entra in area sulla destra, fa sedere l'avversario alla vecchia maniera e mette al centro per Mastinu, che fallisce la doppietta personale tirando sopra la traversa. La pratica viene archiviata in apertura del secondo tempo (3') quando Cossu (ancora lui) batte un angolo dalla sinistra e trova in area Coloritti, che deve solo appoggiare in rete di testa. La pratica la chiude Molino al 9' sfruttando l'ennesimo assist di Cossu, dopo una palla recuperata da Piredda a centrocampo. Il capitano dell'Olbia supera il portiere avversario per il 3-0. Il trio meraviglia funziona alla perfezione: Molino e Mastinu partono larghi, favorendo gli inserimenti di Cossu che non ha dimenticato come si gioca a calcio. E che continua a pressare anche all'imbrunire della partita.

Rigore della consolazione. Il tempo di una girata al volo di Molino, con Placidi (migliore in campo dei suoi) a negargli la doppietta, un po' di cambi e due occasioni mancate da Steri (subentrato a Piredda), che al 40' l'Astrea trova il gol della consolazione con Giuntoli su rigore, per un fallo che lui stesso aveva subito da Pinna. Ora la pausa, poi il derby ad Arzachena. Guardando in alto, direzione playoff.

Giandomenico Mele

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