Loi soddisfatto «ma il ritorno sarà una battaglia»
Per l’allenatore ogliastrino quella laziale è una squadra di gran valore. «Ho un gruppo eccezionale»
23 febbraio 2017
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POMEZIA. «Non sarà una passeggiata di salute la gara di ritorno, il calcio dice altro, dice che se abbassi un attimo la guardia paghi, e paghi pesantemente». Parola dell'allenatore Francesco Loi, che al termine del blitz di Pomezia si sofferma a parlare con i cronisti. E' soddisfatto, certo, ma non è che l'1-3 lo faccia stare al sicuro in vista del match di ritorno. «La partita di oggi – spiega – deve essere un grandissimo monito per i miei, è stata utile per capire che l'Unipomezia è una squadra di gran valore, con elementi molto dotati tecnicamente e molto preparati tatticamente, il loro allenatore li mette bene in campo. A dirla tutta mi aspettavo qualcosina di meno a livello tecnico, invece hanno giocato bene in tutti i reparti nonostante avessero assenze importanti. Al ritorno non abbasseremo la guardia, anche se questo risultato è importante e tre gol, nel Lazio, difficilmente una squadra sarda riesce a farli».
Inevitabilmente il discorso scivola sul “ragazzino” Nieddu, attaccante che ad aprile compirà 36 anni: «È un ragazzo – racconta il tecnico – che ha un limite, non ha mai potuto esprimersi in una categoria che gli compete. Avrebbe meritato una carriera diversa, tocca tre palloni e fa due reti, quando non riesce a segnare regala assist, è il nostro capitano. Ma non c'è solo lui, c'è il resto della squadra e qui devo dire che ho a disposizione un gruppo eccezionale». Non solo Nieddu, il bomber crea, ma fra i pali Floris conserva: "Maurizio - sottolinea Loi - è il più gran professionista che gioca nei dilettanti, prepara le partite in maniera meticolosa, ci dà una grande forza, del resto ha una personalità molto forte». (m.m.)
