Solidità, intensità e idee chiare la Dinamo sbanca il PalaDesio
di Andrea Sini
I sassaresi spazzano via l’Acqua San Bernardo Cantù e cancellano le ultime prove deludenti Per Dyshawn Pierre e compagni è la terza vittoria in altrettante gare esterne di campionato
28 ottobre 2019
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INVIATO A DESIO. In trasferta ha un altro passo. Dopo tre gare sotto ritmo, la Dinamo ritrova le marce giuste e passa a vele spiegate al PalaDesio: i ragazzi di Pozzecco schiantano l’Acqua San Bernardo Cantù per 70-87, mettono in fila il terzo successo esterno in tre gare di campionato (dopo Varese e Trento) e si collocano al secondo posto in classifica, insieme a Brindisi, Reggio Emilia e Fortitudo Bologna. Davanti, tutta sola e a punteggio pieno, c’è soltanto la Virtus Bologna di Teodosic.
Un successo limpido. Vince e convince, il Banco di Sardegna, spazzando via le nubi che avevano lentamente iniziato ad addensarsi sugli spogliatoi dopo l’evidente calo delle ultime due settimane. I sassaresi giocano un match di grande solidità, confermano i punti forti del loro repertorio (ottima difesa e dominio a rimbalzo, 35-27), ma soprattutto fanno un evidente passo avanti a livello di intensità e fluidità del gioco. Il 62,5% al tiro da 2 punti e il 45% da 3 cancellano le ultime, terribili prestazioni balistiche. Il break di fine primo periodo e l’eccellente terzo quarto consegnano a Bilan e compagni un successo limpido che serve tanto anche per il morale.
La prima spallata. Pozzecco propone il solito quintetto con Spissu, Vitali, Pierre, Evans e Bilan e l’avvio di gara è decisamente equilibrato. Le due squadre tendono a chiudersi sotto e arriva subito una grandinata di triple: il Banco fa centro con Spissu, Evans e Vitali, Cantù risponde con Pecchia, Wilson e Young. I sassaresi si passano la palla e hanno un Evans in più, che oltre a segnare da fuori attacca bene il ferro (da 10-9 a 13-17). L’ingresso di McLean e Jerrells fa pendere ancora di più la bilancia dalla parte dei biancoblù, che chiudono il primo periodo sul +9, 15-24.
Solidità&pazienza. Il Banco riparte con due buone difese e con il canestro del +11 (15-26) firmato da Evans, poi i brianzoli reagiscono e trovano due triple con La Torre e Wilnson, costringendo Pozzecco a chiedere timeout sul 21-26. I sassaresi impiegano qualche attimo a riprendere giri, poi il quintetto con Bilan e McLean, insieme a Jerrells, Gentile e Vitali accelera ancora, con il centro croato che piazza dalla media il canestro del nuovo +9, 25-34 a 4’30” dal riposo. Cantù fa fatica ma punisce da fuori ogni errore dei sassaresi (triple aperte di Burnell e Rodriguez), la Dinamo resta comunque in pieno controllo e grazie a Pierre e Spissu vola a +12 (31-43 a 2’30”). Il pubblico di casa se la prende con gli arbitri, il Banco si mette anche a correre in contropiede, e dopo la schiacciata del +14 di Bilan arriva al riposo sul 34-45.
Il break decisivo. Al rientro in campo i biancoblù hanno lucidità e pazienza per dare la palla sotto, trovando un grande Bilan, che con 6 punti di fila firma il 36-51. Cantù muove il punteggio, ma i sassaresi hanno un altro passo e ben altra sicurezza: la difesa lavora duro, Vitali colpisce da fuori, Evans attacca bene il ferro, Spissu prima vola in contropiede, poi si infila nel cuore dell’area brianzola per firmare il +23: a 4’34” dalla terza sirena Sassari è avanti 38-61. Il match è in freezer ma la Dinamo non concede nulla e al primo leggero calo Poz chiede timeout. Con la vittoria praticamente al sicuro (47-68 alla terza sirena), i ragazzi di Pozzecco provano a mantenere una certa intensità e trovano il +25 con un gioco di prestigio di Gentile (49-74 a 7’55” da fine gara), poi inevitabilmente si rilassano. Arriva un break di 10-0 che non cambia le carte in tavola: sul 59-74 Poz rimanda dentro Spissu e Bilan, il motore riparte e a chiudere i conti ci pensano il lungo croato e Pierre, con la tripla della staffa: 62-83 a 3’. La curva canturina continua a cantare incessantemente, ma la Dinamo non perde mai il filo, controllando sino al 70-87 finale. È davvero un bel Banco.
Un successo limpido. Vince e convince, il Banco di Sardegna, spazzando via le nubi che avevano lentamente iniziato ad addensarsi sugli spogliatoi dopo l’evidente calo delle ultime due settimane. I sassaresi giocano un match di grande solidità, confermano i punti forti del loro repertorio (ottima difesa e dominio a rimbalzo, 35-27), ma soprattutto fanno un evidente passo avanti a livello di intensità e fluidità del gioco. Il 62,5% al tiro da 2 punti e il 45% da 3 cancellano le ultime, terribili prestazioni balistiche. Il break di fine primo periodo e l’eccellente terzo quarto consegnano a Bilan e compagni un successo limpido che serve tanto anche per il morale.
La prima spallata. Pozzecco propone il solito quintetto con Spissu, Vitali, Pierre, Evans e Bilan e l’avvio di gara è decisamente equilibrato. Le due squadre tendono a chiudersi sotto e arriva subito una grandinata di triple: il Banco fa centro con Spissu, Evans e Vitali, Cantù risponde con Pecchia, Wilson e Young. I sassaresi si passano la palla e hanno un Evans in più, che oltre a segnare da fuori attacca bene il ferro (da 10-9 a 13-17). L’ingresso di McLean e Jerrells fa pendere ancora di più la bilancia dalla parte dei biancoblù, che chiudono il primo periodo sul +9, 15-24.
Solidità&pazienza. Il Banco riparte con due buone difese e con il canestro del +11 (15-26) firmato da Evans, poi i brianzoli reagiscono e trovano due triple con La Torre e Wilnson, costringendo Pozzecco a chiedere timeout sul 21-26. I sassaresi impiegano qualche attimo a riprendere giri, poi il quintetto con Bilan e McLean, insieme a Jerrells, Gentile e Vitali accelera ancora, con il centro croato che piazza dalla media il canestro del nuovo +9, 25-34 a 4’30” dal riposo. Cantù fa fatica ma punisce da fuori ogni errore dei sassaresi (triple aperte di Burnell e Rodriguez), la Dinamo resta comunque in pieno controllo e grazie a Pierre e Spissu vola a +12 (31-43 a 2’30”). Il pubblico di casa se la prende con gli arbitri, il Banco si mette anche a correre in contropiede, e dopo la schiacciata del +14 di Bilan arriva al riposo sul 34-45.
Il break decisivo. Al rientro in campo i biancoblù hanno lucidità e pazienza per dare la palla sotto, trovando un grande Bilan, che con 6 punti di fila firma il 36-51. Cantù muove il punteggio, ma i sassaresi hanno un altro passo e ben altra sicurezza: la difesa lavora duro, Vitali colpisce da fuori, Evans attacca bene il ferro, Spissu prima vola in contropiede, poi si infila nel cuore dell’area brianzola per firmare il +23: a 4’34” dalla terza sirena Sassari è avanti 38-61. Il match è in freezer ma la Dinamo non concede nulla e al primo leggero calo Poz chiede timeout. Con la vittoria praticamente al sicuro (47-68 alla terza sirena), i ragazzi di Pozzecco provano a mantenere una certa intensità e trovano il +25 con un gioco di prestigio di Gentile (49-74 a 7’55” da fine gara), poi inevitabilmente si rilassano. Arriva un break di 10-0 che non cambia le carte in tavola: sul 59-74 Poz rimanda dentro Spissu e Bilan, il motore riparte e a chiudere i conti ci pensano il lungo croato e Pierre, con la tripla della staffa: 62-83 a 3’. La curva canturina continua a cantare incessantemente, ma la Dinamo non perde mai il filo, controllando sino al 70-87 finale. È davvero un bel Banco.
