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Poz da record, ma ora c’è un nuovo esame: gestire Jerrells

dall’inviato

DESIO. Gli applausi del pubblico “nemico”; la squadra che gira bene e fuori casa gira ancora meglio; il gusto di sedersi dalla parte “sbagliata” della sala stampa, ad ascoltare l’analisi dei suoi...

29 ottobre 2019
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DESIO. Gli applausi del pubblico “nemico”; la squadra che gira bene e fuori casa gira ancora meglio; il gusto di sedersi dalla parte “sbagliata” della sala stampa, ad ascoltare l’analisi dei suoi assistenti. E con quella di domenica sono tre conferenze stampa delle ultime quattro nelle quali a parlare sono, a turno, Edoardo Casalone o Gerry Gerosa.

Gianmarco Pozzecco in questo periodo sembra quasi voler evitare le luci della ribalta, o comunque la sovraesposizione. E nella domenica in cui anche Stefano Sardara sceglie di allontanarsi dalla panchina per seguire la partita in borghese da fondo campo, il coach triestino preferisce concentrarsi sulla gestione di un gruppo che dopo essere partito a mille allora ha avuto una prima piccola flessione. Niente di particolare, come la convincente vittoria in casa dell’Acqua San Bernardo Cantù ha dimostrato, e come anche il bilancio testimonia: sinora, tra Supercoppa, serie A e Champions League, la Dinamo ha giocato 9 gare ufficiali, vincendone 7 e perdendone 2. Tutta polpa che va ad aggiungersi a quanto fatto la scorsa stagione, e che porta il suo bilancio complessivo alla guida dei sassaresi dopo 42 partite a un impressionante 34-8, con due trofei già in bacheca. Con il timbro di garanzia ormai apposto sulle sue capacità di condottiero, ora il prossimo step che coach Pozzecco deve affrontare sarà quello della gestione degli equilibri interni al gruppo anche nei momenti meno positivi e del controllo degli eventuali mal di pancia di giocatori “ingombranti” dal punto di vista del carattere e della personalità. Ogni riferimento a Curtis Jerrells è chiaramente voluto. (a.si.)

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