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L’ eroe del triplete Jerome Dyson sogna di fare un altro sgambetto

L’ eroe del triplete Jerome Dyson sogna di fare un altro sgambetto

SASSARI. L’esperienza di un coach scafato come Piero Bucchi, il talento da sempre complicato da gestire ma potenzialmente devastante di Jerome Dyson. La matricola Virtus Roma si presenta a Sassari...

02 novembre 2019
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SASSARI. L’esperienza di un coach scafato come Piero Bucchi, il talento da sempre complicato da gestire ma potenzialmente devastante di Jerome Dyson. La matricola Virtus Roma si presenta a Sassari con le idee chiare per la classica gara senza pressioni di chi non ha tantissimo da perdere.

La punta di diamante del roster capitolino è un elemento che a Sassari ha giocato una sola stagione, ma è stato capace di lasciare un segno profondo: Dyson, uno degli “immortali” che nella stagione 2014-’15 furono capaci di portare a Sassari lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa, si presenta al PalaSerradimigni come avversario per la seconda volta: nel 2015-’16, con la maglia di Torino, fu capace di lasciare un segno sulla sfida col Banco. All’andata, al PalaRuffini, mise ko i sassaresi con un tiro sulla sirena da oltre metà campo; nel match del ritorno, al PalaSerradimigni, mise a segno 24 punti, non riuscendo comunque a evitare la sconfitta della Fiat. Dopo l’esperienza in Piemonte, ha giocato per una stagione in Israele e per due anni in Cina.

Ma Dyson non è l’unico giocatore della Virtus Roma in grado di impensierire la Dinamo. «La gara con Milano – ha sottolineato coach Bucchi – ci ha dato ulteriore consapevolezza sul piano della conoscenza reciproca e dei sincronismi di squadra, ovviamente rimane un po’ di amaro in bocca per il risultato finale, ma abbiamo lottato fino in fondo contro una squadra molto forte, facendo una buona gara come fatto già da Brindisi in avanti. Sassari è una squadra molto talentuosa, ben allenata, che si sa passare la palla ma che difende anche molto bene, non a caso sono la miglior difesa del campionato, grazie anche alle doti atletiche del roster; ragion per cui sarà fondamentale avere un buon approccio perché se in attacco gli lasceremo fare le cose che preferiscono hanno grandissimo potenziale a disposizione per fare male».

«Sarà quindi fondamentale avere grande pazienza in attacco e continuità in difesa nell’arco di tutti i 24” – conclude l’allenatore della Virtus Roma – perché sono in grado di trovare una soluzione in qualsiasi momento grazie al roster lungo e talentuoso che dà loro diverse armi offensive».

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