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Per la Dinamo è tempo di accelerare

di Andrea Sini
Per la Dinamo è tempo di accelerare

Stasera alle 20,30 al palazzetto arriva la Virtus Roma. Pozzecco: «Occhio, in una gara secca sono temibilissimi»

02 novembre 2019
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SASSARI. Il PalaSerradimigni come arma “letale”, le certezze costruite in un mese e mezzo di gare ufficiali come pilastri sui quali poggiare motivazioni, serenità e voglia di fare un altro passo avanti. La Dinamo prova ad accelerare e dopo le vittorie contro Cantù e Ostenda, va all’assalto della matricola Virtus Roma. Stasera alle 20,30, nell’anticipo della settima giornata della serie A, i sassaresi di Gianmarco Pozzecco hanno l’occasione di issarsi – almeno momentaneamente – al secondo posto in classifica in solitaria, staccando Brindisi, Reggio Emilia e Fortitudo Bologna. In un turno pieno di incroci pericolosi (Brindisi ospita Venezia, Reggio la capolista Virtus Bologna, Varese fa visita a Milano), i biancoblù hanno l’opportunità di restare tra le grandi.

La Virtus Roma, che non avrà a disposizione Cusenza, mentre l’ex Cagliari Roberto Rullo è in forse, ha iniziato la sua stagione perdendo tre gare con squadre di alto rango (Virtus Bologna, Brindisi e Milano), ma ha ottenuto tre vittorie preziose contro squadre di fascia inferiore: Cremona, Pistoia e Fortitudo Bologna. Non è un caso se appena una settimana fa, Jerome Dyson e compagni hanno messo in enorme difficoltà la corazzata Armani.

«La Virtus è una squadra che in una gara secca è temibilissima ed è in grado di battere chiunque nel nostro campionato – ha detto coach Pozzecco –. Ha in due ruoli chiave due giocatori che secondo me sono straordinari, ovvero Dyson e Jefferson. Dovremo essere bravi a fargli giocare una partita normale. Le vittorie con Cantù e Ostenda sono state facili? Quando noi giochiamo bene diamo l’impressione che i nostri avversari siano meno forti di quel che sono. Mi piacerebbe molto consolidare questa caratteristica.

In casa Dinamo c’è grande curiosità rispetto alla prestazione di Curtis Jerrells, che con Pozzecco non si prende benissimo, per usare un eufemismo. Ma al di là di quelle che sono normali dinamiche da spogliatoio (qualcuno ricorda le difficoltà nella gestione di Dyson?), il Banco ha dimostrato di essere un gruppo solido, altruista e già decisamente coeso.

«Sappiamo che il nostro punto di forza alla lunga sarà la chimica – ha detto Stefano Gentile – perché le squadre di coppa, che giocano due partite a settimana e viaggiano tanto insieme trovano un amalgama migliore. Nel breve termine però dobbiamo sfruttare la scia positiva e l’entusiasmo contro avversari che hanno una settimana intera per preparare la sfida sia tatticamente sia a livello di energie».

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