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Watt fulmina la Dinamo con un gancio sulla sirena

di Andrea Sini
Watt fulmina la Dinamo con un gancio sulla sirena

Sassaresi sempre in partita a Venezia, gara dal punteggio basso ma ad altissima intensità Il possesso alternato a 2” dalla fine punisce i biancoblù. È il secondo ko in campionato

11 novembre 2019
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INVIATO A MESTRE. Un canestro sulla sirena per decidere una partita in cui nessuno fa canestro. È il paradosso del Taliercio, dove la Dinamo perde per 55-54 contro i campioni d’Italia della Reyer Venezia al termine di 40 minuti non certo da leccarsi i baffi dal punto di vista dello spettacolo, ma assolutamente straordinari per intensità. Strardinari come tutti i recenti confronti tra le protagoniste delle ultime finali di campionato e Supercoppa.

Da mangiarsi le mani. Il killer è Mitchell Watt, che sull’ultima palla, assegnata ai veneziani a 2” dalla fine sul 53-54 grazie al possesso alternato, trova il movimento giusto per infilare il semigancio della vittoria. Un deja vu al contrario del match di coppa Italia di Firenze dello scorso febbraio, deciso nell’identico modo da Jack Cooley.

A testa altissima. La Dinamo perde in campionato per la seconda volta, ma i ragazzi di Pozzecco hanno davvero poco da rimproverarsi. Il 70-46 nella valutazione di squadra a loro favore, nel contesto di una gara da 33% al tiro per entrambe le contendenti, descrive bene la solidità del Banco, che nel contesto di una vera e propria battaglia di muscoli, gomiti e nervi, ha tenuto quasi sempre la barra dritta.

L’ottimo avvio. La Dinamo parte benissimo, cerca la transizione rapida e trova subito due triple, con Spissu e Vitali, poi dà palla sotto a Bilan, che trova i punti del 5-12 a metà periodo. Spissu colpisce ancora da lontano e il Banco vola a +9, 7-16. I sassaresi sono in pieno controllo, ma commettono qualche leggerezza a rimbalzo e a Venezia va di lusso, col primo periodo che si chiude sul 13-18.

Le difficoltà. Con l’uscita di Spissu il Banco rallenta, soffre il fattore Vidmar e dopo un fallo tecnico fischiato a Pozzecco la Reyer risale sino al -2, 18-20. Le difese lavorano bene e una tripla di Chappell dall’angolo regala il primo vantaggio ai padroni di casa (23-22 al 17). Il rientro in campo di Spissu e Vitali non sblocca il Banco, che con la tripla di Filloy e il gioco da tre punti di Vidmar precipita a -8, 33-25. Si riparte con la tripla di Spissu, che dice qualcosa di troppo e si becca un fallo tecnico. Venezia va a +7 (36-29) e si gioca sul fio della tensione.

Senza paura. Bilan commette un fallo antisportivo su Daye ma il Banco ne esce indenne e trova il -3 con Evans (36-33). Una magia di Bilan libera Evans per il -1 (40-39), si spreca da entrambe le parti, ma il Banco risale dal 44-41 al 44-45, grazie a 4 punti di McLean. È ancora bagarre: Pozzecco abbassa l’assetto, ma la Reyer scappa ancora via grazie a Filloy e Chappell: 51-45 a 5’30” da fine gara. Tutto finito? Neanche per sogno: Jerrells batte un colpo con una tripla, la Reyer resta in controllo ma non fa praticamente più canestro. Il Banco non smette di crederci, difende duro e si riavvicina con Bilan (53-52 a 2’20”). Il sorpasso arriva a 45” dalla sirena grazie a una magia di Jerrells nel traffico, poi la Dinamo sfrutta tutti i falli del bonus e sull’ultima palla, quasi recuperata e poi stretta da mille mani, succede di tutto. A 2” il possesso alternato premia la Reyer, che dopo il doppio timeout trova il colpo del ko con Watt. Vince Venezia, 55-54, ma è una grande Dinamo.

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