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Cantara: i complimenti fanno bene ma restiamo con i piedi per terra

di Franco Cuccuru
Cantara: i complimenti fanno bene ma restiamo con i piedi per terra

Eccellenza. Il tecnico della rivelazione Ossese invita la sua squadra a restare concreta e determinata «Per la promozione è una lotta tra Nuorese, Carbonia e Castiadas ma occhio anche all’Atletico Uri»

04 dicembre 2019
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SASSARI. Il campionato di Eccellenza si sta rivelando di forte impatto emozionale. A fare il punto è Giuseppe Cantara allenatore dell’Ossese considerata squadra rivelazione di questa prima parte del torneo.

Mister dopo dodici giornata che idea si è fatto del torneo di Eccellenza?

«Si tratta, come prevedevo, di un campionato di ottimo livello tecnico, nel quale tutte le squadre possono metterti in difficoltà. Per esempio, nelle ultime due gare interne, col Taloro e col Monastir, la mia squadra ha dovuto sudare per avere la meglio».

Quali sono secondo lei le squadre più accreditate per il salto di categoria?

«Quelle di vertice stanno confermando le aspettative con Carbonia, Castiadas e Nuorese in primis e con la Ferrini a fare da incomodo. Obiettivamente non mi sento ancora di escludere un ritorno dell'Atletico Uri che a mio avviso rimane, per potenziale tecnico e organizzativo, una squadra da vertice».

La sua Ossese si sta rivelando la vera sorpresa, ci dice dove volete arrivare?

«Non posso negare che la nostra prima parte di torneo è stata più che positiva. Al momento viaggiamo sereni verso il nostro primo obiettivo, ovvero il raggiungimento dei 40 punti che cercheremo di ottenere quanto prima. Allo stesso tempo mi piace che la squadra lavori con la testa giusta, vedremo dove il lavoro e le ambizioni sapranno condurci».

Qual è il segreto di questo inatteso exploit?

«Quest'estate con la società ci siamo trovati d'accordo sul fatto che il gruppo dello scorso anno andasse confermato in blocco. L'arrivo di Chelo e Madeddu ha elevato il tasso tecnico e l'inserimento in squadra di giovani di sicura prospettiva ci permette di avere le alternative anche coi fuoriquota. La nostra è una società sana che ci fa lavorare tranquilli ed un pubblico sempre presente e caloroso fanno il resto».

Il quarto posto potrebbe fare sognare i tifosi?

«Al momento si è creato nell'ambiente un giustificato entusiasmo, ma ritengo che la nostra arma in più debba essere la serenità. Non dobbiamo fare calcoli, il tempo ci dirà cosa saremo in grado di fare».

Tra le big del torneo l’Atletico Uri sta attraversando un momento non proprio favorevole. Può rimettersi in corsa?

«Abbiamo incontrato l'Atletico di recente e ho visto una squadra viva».

Tra i tanti giovani ha notato dei talenti?

«Certo. diversi ragazzi stanno dimostrando di avere delle potenzialità interessanti, d'altronde chi arriva a giocare in Eccellenza ha già passato una piccola selezione, non mi sbilancio sui nomi ma ad esempio domenica mi ha colpito Ledda del Monastir autore di due gol. Cio il nostro Nurra, 17 anni, si muove in da giocatore navigato».

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