Secondo giorno di lavoro tra piscina e castagni
Procede la preparazione nel ritiro di Aritzo mentre sono ancora attesi nell’isola gli ultimi stranieri
28 luglio 2020
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SASSARI. Secondo giorno di lavoro ieri nel ritiro di Aritzo per l’avanguardia della Dinamo basket. La giornata si è sviluppata fra lavoro in piscina e nel bosco di castagni, agli ordini del preparatore atletico Matteo Boccolini. La società continua a lavorare per far arrivare il prima possibile in Sardegna l’americano Tillman e gli altri stranieri, ancora bloccati all’estero dalle covid-disposizioni.
Intanto, giovedì 30 scade il termine per procedere al pagamento degli abbonamenti, e per presentare la documentazione al Banco di Sardegna nel caso sia stata scelta la formula della dilazione. Nell’incertezza generale, mentre il presidente della Lega di serie A Gandini anche ieri ha sollecitato il governo perché provveda in tempi rapidi a stabilire procedure certe per la ripresa dell’attività, restano ancora numerosi punti interrogativi, a partire dal numero delle squadre che prenderanno parte alla prossima serie A. A pochi giorni dalla scadenza dei termini, Cremona e Roma non hanno ancora chiarito la loro posizione. Per i lombardi sembra essersi aperto uno spiraglio, mentre a Roma la situazione sembra più buia che mai. Alla fine, resta il fatto che ancora non si sa se la prossima serie A sarà a 16 o a 14 squadre, e questo riguarda (anche) tutti gli abbonati della Dinamo, che hanno messo la loro firma sul contratto per un campionato da 15 partite casalinghe. Nel caso ce ne fosse una in meno, è già stato deciso che si procederà all’eventuale rimborso con soldi reali, in contanti. Ancora incerta invece la procedura nel caso il campionato dovesse partire senza pubblico, o con una capienza ridotta. A quel punto la Dinamo per i rimborsi dovrebbe adeguarsi alle disposizioni nazionali, stabilite dal governo e dalla Siae, che potrebbe optare tra il rimborso cash o la soluzione con i voucher, destinati a nuovi biglietti.
Intanto, giovedì 30 scade il termine per procedere al pagamento degli abbonamenti, e per presentare la documentazione al Banco di Sardegna nel caso sia stata scelta la formula della dilazione. Nell’incertezza generale, mentre il presidente della Lega di serie A Gandini anche ieri ha sollecitato il governo perché provveda in tempi rapidi a stabilire procedure certe per la ripresa dell’attività, restano ancora numerosi punti interrogativi, a partire dal numero delle squadre che prenderanno parte alla prossima serie A. A pochi giorni dalla scadenza dei termini, Cremona e Roma non hanno ancora chiarito la loro posizione. Per i lombardi sembra essersi aperto uno spiraglio, mentre a Roma la situazione sembra più buia che mai. Alla fine, resta il fatto che ancora non si sa se la prossima serie A sarà a 16 o a 14 squadre, e questo riguarda (anche) tutti gli abbonati della Dinamo, che hanno messo la loro firma sul contratto per un campionato da 15 partite casalinghe. Nel caso ce ne fosse una in meno, è già stato deciso che si procederà all’eventuale rimborso con soldi reali, in contanti. Ancora incerta invece la procedura nel caso il campionato dovesse partire senza pubblico, o con una capienza ridotta. A quel punto la Dinamo per i rimborsi dovrebbe adeguarsi alle disposizioni nazionali, stabilite dal governo e dalla Siae, che potrebbe optare tra il rimborso cash o la soluzione con i voucher, destinati a nuovi biglietti.
