La Nuova Sardegna

l’ultimo film del regista sardo 

Coda presenta “Xavier” L’amore oltre la violenza

di Sabrina Zedda
Coda presenta “Xavier” L’amore oltre la violenza

CAGLIARI. E’ il 20 aprile scorso quando a Parigi, negli Champs Elysées, la Francia viene colpita al cuore dall’ennesimo attentato terroristico. Tanti sono i feriti, ma la vittima è una sola: il...

28 settembre 2017
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CAGLIARI. E’ il 20 aprile scorso quando a Parigi, negli Champs Elysées, la Francia viene colpita al cuore dall’ennesimo attentato terroristico. Tanti sono i feriti, ma la vittima è una sola: il giovane poliziotto Xavier Jugel. Pochi giorni dopo, nei funerali di Stato decisi dall’ex presidente Hollande, il compagno gli tributa l’ultimo saluto con una lettera straziante, piena d’amore. E una frase emblematica: “Non avrete il mio odio”. E’ da questo episodio di cronaca, accaduto soltanto pochi mesi fa, che si muove “Xavier”, il nuovo lavoro del pluripremiato regista Giovanni Coda.

Non un film, ma un corto delicatissimo che in sei minuti condensa l’intera vicenda, andando ad abbattere odi e pregiudizi. Dopo il successo di “Il rosa nudo” e “Bullied to death”, Giovanni Coda affronta dunque ancora una volta i temi a lui più cari: dalla discriminazione sessuale a quella sociale. «Quello che abbiamo fatto in questo lavoro è stato sintentizzare un evento privato nel mezzo di una vicenda pubblica», ha spiegato Giovanni Coda, presentando “Xavier” ieri negli spazi della Mediateca del Mediterraneo. Una vicenda emblematica perché al clamore mediatico suscitato dall’attentato, è seguito il silenzio dovuto dall’omosessualità del poliziotto morto. Un silenzio rotto soltanto all’ultimo, quando Francois Hollande ha deciso che per Xavier andavano organizzate esequie pubbliche. «Un momento di grande commozione nazionale – ha ricordato Giovanni Coda – soprattutto quando Etienne Cardlels, il compagno di Xavier, leggendo la sua lettera per lui ha spiegato che quell’attentato aveva messo fine una storia d’amore. Ascoltando con un buon impianto stereo la registrazione di quelle parole, nella sua voce si percepiscono tutte le vibrazioni del suo dolore».

Nei sei minuti di corto, le immagini non ripropongono mai il fatto di cronaca, ma la vita piena d’affetto vissuta nelle 12 ore precedenti l’attentato dai protagonisti, impersonati da Thomas Grascoeur e Marco Casoli. Alla fine della lettera le parole di Etienne Cardles sono di una forza dirompente: «Non avrete il mio odio. L’odio, Xavier, non ti rappresenta e non corrisponde per nulla al sentimento che faceva battere il tuo cuore». Una dichiarazione d’amore contro tutto, al pari di quella espressa dopo l’attentato dal Bataclan da Antoine Leiris, il marito di una delle vittime. Girato tra Cagliari e la Polveriera di Siliqua (qui furono resgistrate anche alcune scene del “Rosa Nudo”), musicato da Cosimo Morleo, con la direzione del suono affidata ad Arnoldo Pontis, e prodotto da A. Labor- Atlantis Moon Production, sabato “Xavier” sarà proiettato in anteprima al “Queer festival” di Firenze.

A ottobre volerà all’ “Italian film festival di Cardiff” e poi ancora all’ “Out on film” di Atlanta, mentre per la presentazione in Sardegna bisognerà attendere la fine dell’anno. Al nuovo lavoro di Coda plaudono l’assessora alle Attività produttive di Cagliari, Marzia Cilloccu, insieme al presidente della Commissione cultura, Alessio Alias alla Regione. Ma alla presentazione manca la Sardegna film comission: «E’ il mio destino, perché sono un regista indipendente e non chiedo soldi. Tuttavia il supporto è importante, e allora forse è il caso che ci si sieda attorno a un tavolo per ragionare su cosa è il cinema in Sardegna e dove vuole andare», sono le parole del regista.

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